23 ottobre 2024

FILM al cinema - "Beetlejuice Beetlejuice" di Tim Burton


Tim Burton torna alla sua migliore vena creativa e dirige uno dei suoi titoli più riusciti. Per quanto oggi sia sempre più difficile stupire lo spettatore con l'originalità di ispirazione e nonostante il film sia contrassegnato da un esplicito auto-manierismo nonché in parte possa rimandare ad alcune modalità espressive di altri autori celebri (si pensi al Terry Gilliam di Parnassus o al David Lynch di Mulholland Drive), questo secondo capitolo di Beetlejuice sorprende per la trascinante inventiva e la rutilante immaginazione visiva. 

Autentica opera surrealista nella sua capacità di creare un universo macabro-grottesco in cui fare entrare chi sta dall'altra parte dello schermo per trasportarlo in un altrove dell'immaginario ed immergerlo in un'esperienza di alta stimolazione percettiva in grado di provocare un'espansione dell'ordinario stato di coscienza, Beetlejuice Beetlejuice raggiunge un notevole risultato estetico grazie ad una sceneggiatura dai calibrati incastri narrativi che conferisce un ritmo avvincente alla narrazione, ad un accurato disegno dei personaggi che rende memorabili anche i comprimari, alle magistrali interpretazioni attoriali dell'assortito cast (dal mattatore Michael Keaton alla calibrata Winona Ryder, dall'istrionico Willem Dafoe alla divertita Catherine O'Hara, dal macchiettistico Justin Theroux all'intensa Jenna Ortega), ad una messinscena sapientemente orchestrata tra l’uso efficace del digitale, le impennate pirotecniche di regia nonché la combinazione delle immagini con una strepitosa colonna sonora che alterna le familiari melodie di Danny Elfman ad una selezione di celebri canzoni (da Tragedy dei Bee Gees a MacArthur Park interpretata da Donna Summer) già note alla gran parte del pubblico e che si imprimono nella memoria nel riascoltarle associate alle sequenze clou del film.

Da vedere possibilmente sul grande schermo.

Pier

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