21 ottobre 2024

FILM in home video - "Still life" di Uberto Pasolini

(contiene spoiler)

Still Life racconta la storia di John May, un uomo che ha dedicato la sua vita agli altri, organizzando funerali per coloro che sono morti soli e dimenticati. In queste cerimonie, vediamo la presenza di sacerdoti appartenenti a varie religioni, ma il vero "sacerdote" che emerge è lo stesso John, rappresentante di una religione ben più universale e laica: quella della pietà umana. Il suo senso di responsabilità e il suo impegno nel dare dignità alla morte degli altri lo trasformano in una figura di rara compassione. 

Una delle caratteristiche centrali di John è il suo bisogno di ordine, che riflette la sua filosofia di vita. Per lui l'ordine è essenziale affinché, quando arriva la morte, tutto abbia un senso per chi resta. In sostanza John è un uomo che ha passato la vita preparandosi alla propria morte, attraverso il suo meticoloso lavoro e la sua attenzione per i dettagli. L'ultimo caso che affronta, però, lo porta a riflettere sulla sua stessa esistenza. Questo lo mette in contatto con persone che avevano un legame reale e significativo con il defunto, invitandolo a considerare per la prima volta che una felicità in questa vita è possibile. Spinto da questa nuova consapevolezza, John inizia ad assaporare aspetti della vita che fino a quel momento aveva ignorato. Gesti apparentemente semplici, come urinare sullo pneumatico del suo capo dispotico – un atto di vendetta personale – o accettare l'invito della commessa per una cioccolata calda – un piacere fugace e terreno – acquistano per lui un nuovo significato. Ma il passo più importante arriva con Kelly, la figlia del defunto, che simboleggia la possibilità di amare ed essere amati, un sentimento che John aveva sempre tenuto a distanza. 

Il film si conclude con un colpo di scena beffardo: la morte improvvisa di John. Tuttavia, anche nella sua morte si trova un senso perché questa lo trova preparato: illuminanti a tal proposito sono le inquadrature fisse del suo ufficio e della sua casa, proprio come aveva provveduto durante la sua vita. Inoltre, il suo tentativo di ricucire rapporti umani dimenticati o incrinati ha avuto pieno successo, come dimostra il fatto che tutti i defunti di cui si era occupato gli rendono omaggio. È un epilogo toccante che suggella il percorso di un uomo che, pur avendo vissuto per prepararsi alla fine, trova nella morte stessa un riconoscimento profondo e umano. Still Life è una gemma delicata di rara bellezza, impreziosita da un'interpretazione magistrale di Eddie Marsan, un'opera che richiede pazienza ma poi offre una ricompensa emotiva a chi è disposto a immergersi nel suo mondo lento e riflessivo.

Daniele Ciavatti

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