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Torno sulla condivisione del film" L’esplosivo piano di Bazil" di Jean-Pierre Jeunet per meglio chiarire concetti che sul momento possono essere sfuggiti o magari non ben esplicitati. Geniale regista riesce a trasportarti con gentilezza e poesia su tematiche scottanti che riguardano molto da vicino la nostra società :capitalista,consumista,guerrafondaia”.Prende,come esemplari di questa società, due fabbricanti d’armi dipingendoli in maniera straordinaria. Già dai volti si rivela che sono morti ,esprimono solo la loro decadenza senza anima con le loro manie da collezionisti ,i loro rapporti familiari freddi ,il loro cinismo tipici tratti del decadentismo che stiamo attraversando. A contrapporre questo modello di umanità c’è quella che ci può riscattare, quella creativa,viva ,che fa della solidarietà la forza travolgente. Anche in Amelie troviamo questa forza creativa ma qui è usata per risvegliare l’amore verso la vita e il prossimo. La creatività ci fa uscire dalla routine. Da’ impulso ad un mondo congelato che non vuole uscire dai propri schemi diabolici. Concludendo bravo Jean-Pierre Jeunet e bravo Pier per aver scelto questo film
Caro Pietro, grazie per il complimento e per la condivisione su questo spazio web, cosa che è accaduta pochissime volte dopo i cineforum e che trovo invece estremamente costruttiva al fine di lasciare una traccia di ciò che la visione ha suscitato. Mi trovo in sintonia su quanto dici a proposito della creatività e dell'amore che permettono di uscire dalla routine... Al prossimo film! :-)
Torno sulla condivisione del film" L’esplosivo piano di Bazil" di Jean-Pierre Jeunet
RispondiEliminaper meglio chiarire concetti che sul momento possono essere sfuggiti o magari non ben esplicitati.
Geniale regista riesce a trasportarti con gentilezza e poesia su tematiche scottanti che riguardano molto da vicino la nostra società :capitalista,consumista,guerrafondaia”.Prende,come esemplari di questa società, due fabbricanti d’armi dipingendoli in maniera straordinaria. Già dai volti si rivela che sono morti ,esprimono solo la loro decadenza senza anima con le loro manie da collezionisti ,i loro rapporti familiari freddi ,il loro cinismo tipici tratti del decadentismo che stiamo attraversando.
A contrapporre questo modello di umanità c’è quella che ci può riscattare, quella creativa,viva ,che fa della solidarietà la forza travolgente.
Anche in Amelie troviamo questa forza creativa ma qui è usata per risvegliare l’amore verso la vita e il prossimo.
La creatività ci fa uscire dalla routine. Da’ impulso ad un mondo congelato che non vuole uscire dai propri schemi diabolici.
Concludendo bravo Jean-Pierre Jeunet e bravo Pier per aver scelto questo film
Caro Pietro, grazie per il complimento e per la condivisione su questo spazio web, cosa che è accaduta pochissime volte dopo i cineforum e che trovo invece estremamente costruttiva al fine di lasciare una traccia di ciò che la visione ha suscitato. Mi trovo in sintonia su quanto dici a proposito della creatività e dell'amore che permettono di uscire dalla routine...
RispondiEliminaAl prossimo film! :-)