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La leggenda di Bagger Vance Tratto dal romanzo di Steven Pressfield Robert Redford ,mi chiedo,avrà capito che Steven Pressfield faceva chiaro riferimento alla Bahgavagd-Gita o è stato lui a modificare il romanzo? Al di la del messaggio esistenziale che per me in alcuni tratti ha raggiunto alti livelli , in altri risulta banale, la domanda che mi sono posto è la seguente: lo sport può dare all'uomo un aiuto per la propria realizzazione? Certamente si!Nella disciplina ,che lo sport ci impone, possiamo trovare quei valori da riportare nella vita di tutti i giorni. Oltre la disciplina ci deve essere quello Spirito Decubertiano espresso da Junno quando muove la pallina e si autodenuncia(essre nel Dharma = principio regolatore dell’universo sovranaturale ,per usare un temine della Bahgavad-Gita).Tutto questo lo troviamo espresso a livello dilettantesco quando non c’è attaccamento al successo economico e/o narcisistico(sono il meglio il più bravo ecc.). Quello che oggi ci viene proposto dallo sport, non è questo ma una esaltazione collettiva , un falso mito(calcio in Italia)! Il film ne è un esempio(gof=vangelo induista) .Con tutti i buoni propositi non si deve mischiare il Sacro con il profano,si creano delle grosse confusioni. Lo sport oggi è un avvenimento mediatico,un businnes in cui si muovono falsi eroi ,falsi miti,nuova religione di stato = “controllo delle masse” negazione di veri concetti di libertà. Molto Americano! Con affetto Pietro 19/03/2013
Ciao Pietro, ti ringrazio per aver evidenziato il riferimento alla Bhagavad-Gita, che non avevo notato affatto... Quanto al resto, trovo che "La leggenda di Bagger Vance" sia fondamentalmente una favola archetipica in pieno stile hollywoodiano, che prevede l'esplicita adesione alle convenzioni del genere di riferimento (in questo caso il filone sportivo): proprio quest'ultimo aspetto può essere spesso interpretato dallo spettatore smaliziato come banalità, giudizio che non condivido sul film in questione. Credo che lo sport possa aiutarci a vivere meglio e ritengo costruttivo il messaggio che l'opera veicola in proposito: in tal senso non rintraccio affatto nella vicenda narrata gli elementi che prendi di mira nell'ultima parte del tuo intervento. Personalmente questo film mi ha trasmesso degli spunti esistenziali di un certo spessore attraverso una narrazione coinvolgente.
La leggenda di Bagger Vance
RispondiEliminaTratto dal romanzo di Steven Pressfield
Robert Redford ,mi chiedo,avrà capito che Steven Pressfield faceva chiaro riferimento alla Bahgavagd-Gita o è stato lui a modificare il romanzo? Al di la del messaggio esistenziale che per me in alcuni tratti ha raggiunto alti livelli , in altri risulta banale, la domanda che mi sono posto è la seguente:
lo sport può dare all'uomo un aiuto per la propria realizzazione?
Certamente si!Nella disciplina ,che lo sport ci impone, possiamo trovare quei valori da riportare nella vita di tutti i giorni. Oltre la disciplina ci deve essere quello Spirito Decubertiano espresso da Junno quando muove la pallina e si autodenuncia(essre nel Dharma = principio regolatore dell’universo sovranaturale ,per usare un temine della Bahgavad-Gita).Tutto questo lo troviamo espresso a livello dilettantesco quando non c’è attaccamento al successo economico e/o narcisistico(sono il meglio il più bravo ecc.).
Quello che oggi ci viene proposto dallo sport, non è questo ma una esaltazione collettiva , un falso mito(calcio in Italia)! Il film ne è un esempio(gof=vangelo induista) .Con tutti i buoni propositi non si deve mischiare il Sacro con il profano,si creano delle grosse confusioni. Lo sport oggi è un avvenimento mediatico,un businnes in cui si muovono falsi eroi ,falsi miti,nuova religione di stato = “controllo delle masse” negazione di veri concetti di libertà.
Molto Americano!
Con affetto Pietro 19/03/2013
Ciao Pietro, ti ringrazio per aver evidenziato il riferimento alla Bhagavad-Gita, che non avevo notato affatto...
EliminaQuanto al resto, trovo che "La leggenda di Bagger Vance" sia fondamentalmente una favola archetipica in pieno stile hollywoodiano, che prevede l'esplicita adesione alle convenzioni del genere di riferimento (in questo caso il filone sportivo): proprio quest'ultimo aspetto può essere spesso interpretato dallo spettatore smaliziato come banalità, giudizio che non condivido sul film in questione.
Credo che lo sport possa aiutarci a vivere meglio e ritengo costruttivo il messaggio che l'opera veicola in proposito: in tal senso non rintraccio affatto nella vicenda narrata gli elementi che prendi di mira nell'ultima parte del tuo intervento.
Personalmente questo film mi ha trasmesso degli spunti esistenziali di un certo spessore attraverso una narrazione coinvolgente.