Tratto dall'omonimo libro di Robert M. Edsel ed ispirato a fatti realmente accaduti, "Monuments Men" di Clooney rischia di essere un po' deludente rispetto alle aspettative che solleva. Sulla carta: un regista che si è rivelato intelligente in più di un'occasione, un cast di grandi attori che non si fa fatica ad immaginarsi pienamente "in parte" già prima della visione (dallo stesso Clooney a Matt Damon, da Bill Murray a John Goodman, da Jean Dujardin a Cate Blanchett), una traccia inconsueta (il recupero delle opere d'arte) che si innesta all'interno di una confezione da "war movie" (l'azione è ambientata negli ultimi due anni del secondo conflitto mondiale).
Purtroppo il film non è servito da una sceneggiatura che riesca a dargli un tono avvincente, a partire da una modalità di racconto che si disperde in troppi rivoli narrativi (che spesso si fa fatica a collegare tra loro). Il risultato è un ritmo a tratti fiacco e il costante rischio del calo di attenzione nello spettatore. Il tema resta comunque interessante e non mancano i momenti toccanti, come quelli della morte di Jeffries prima e di Clermont poi (due dei componenti del gruppo), rappresentati in modalità antiretorica, realistica e intrisa di pathos. Probabilmente il maggior punto di forza di "Monuments Men" sta proprio nei personaggi, un manipolo di eroi dai connotati estremamente umani.
Pier
Caro Pier, la tua recensione conferma i miei sospetti sul film. Forse un po’ troppo rumore……
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