Un ottimo esempio di cinema di genere consapevolmente manierista, che esibisce l'artificio attraverso l'uso esplicito di un ampio campionario di stereotipi mutuati dalla tradizione dei film di spionaggio. Per i cinefili il divertimento è assicurato, tra dialoghi brillanti, spunti umoristici quando non apertamente comici, attori in parte, colonna sonora trascinante, ritmo narrativo che non perde un colpo.
L'apparato visivo è estremamente accurato, a partire dalla scenografia e dai costumi; le immagini sono vivide, coloratissime; l'atmosfera gustosamente vintage; la regia movimentata ed avvolgente, dal taglio chiaramente post-moderno nel delineare ambientazioni retrò. Guy Ritchie è un regista che cresce in valore. Con questo film ci offre uno spettacolo pirotecnico ludicamente catartico, che trova la sua forza proprio nell'equilibrio tra il non prendersi troppo sul serio e l'evitare di scivolare esclusivamente nella burla: come action movie è coinvolgente, anche se lo si segue sapendo che si tratta di un gioco.
Pier
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