3 settembre 2015

FILM al cinema - "In un posto bellissimo" di Giorgia Cecere

L'impressione è quella di un compito svolto correttamente ma con una misura di freddezza. L'approccio narrativo e lo stile adottato ripercorrono abbastanza pedissequamente una certa maniera del cinema autoriale italiano. La storia procede per ellissi, l'accennato sopravanza l'esplicito, il tono è sommesso, il fondo intriso di una distanziata malinconia.
La visione della vita che emerge dal film non è incoraggiante, nessuno dei personaggi principali si fa portatore di una proposta particolarmente costruttiva ma sembrano un po' tutti sofferti o confusi. E gli attori probabilmente risentono di questa impostazione (alla fin fine claustrofobica): seppur intense, le interpretazioni della Ragonese, di Boni e di Sassanelli risultano un po' monocordi e a tratti anche artificiose.
Ciò che resta maggiormente nella memoria è il ritratto d'ambiente - dai toni volutamente grigi e soffusi - reso con immagini di un certo fascino figurativo. Una provincia che sembra fotografata in modo sfuggente, sfondo intravisto che sostanzia il racconto più dei dialoghi.
Pier

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