23 aprile 2014

SPUNTI - Cinema etico

Correva l’anno 1915‎ quando il cinema si faceva portavoce del razzismo con "Nascita di una nazione" di Griffith. Il cinema nasce in un periodo buio della storia e, figlio del suo tempo, diviene un mezzo di propaganda per le nefaste ideologie dell’epoca. Ognuno degli “ismi” più brutali e malvagi del nostro secolo ha avuto il suo film propagandistico: il comunismo è stato propagandato da “La corazzata Potëmkin”, il nazismo da “Il trionfo della volontà”, il razzismo dal già citato “Nascita di una nazione”. Per fortuna le cose cambiano. Nel corso della sua evoluzione, il cinema si è fatto portavoce di valori morali o quantomeno ha sentito il bisogno di mostrare gli orrori che riempiono le pagine della storia senza filtri ideologici.

18 aprile 2014

FILM AL CINEMA - "Father and Son" ("Soshite chichi ni naru") di Hirokazu Kore-eda

Il regista giapponese Hirokazu Kore-eda porta sullo schermo (sua anche la sceneggiatura) una singolare vicenda familiare, il cui contenuto, pur se drammatico, non assume mai toni eccessivi o fuori luogo. L’autore, infatti, ci descrive con garbo e stile tutto orientale il difficile rapporto padre/figlio vissuto da Ryota, uomo severo e rigido ma, al tempo stesso, vittima di un trascorso familiare problematico, mai elaborato. Il progressivo coinvolgimento di Ryota nel difficile ruolo di genitore - reso ancor più complicato dalla notizia sconvolgente che apprende sul figlio insieme alla timida moglie - si fa via via più intenso, profondo e - soprattutto - vivo. Il rampante Ryota, tanto votato alla carriera quanto affettivamente incapace, subisce così una lenta ma progressiva maturazione fino a tramutarsi in un soggetto diverso: diviene, infatti, per la prima volta, un vero padre. Saranno in particolare alcune fotografie scattate proprio dal figlio a risvegliarlo definitivamente. In quel momento il protagonista avvertirà dentro di sé una scossa tale da commuoverlo e fargli percepire la forza di un sentimento per lui nuovo: quello di essere genitore a prescindere dal vincolo di sangue perché quel che conta è solo l’amore, che tutto regge e muove. Tema, questo, quanto mai attuale, perché sollecita le nostre riflessioni anche sul concetto moderno di famiglia. 

15 aprile 2014

FILM AL CINEMA - "The Grand Budapest Hotel" di Wes Anderson

Forse il film in cui Anderson sfoggia la sua maggiore maestria affabulatoria. Nulla da eccepire sul talento figurativo e sul suo "marchio di fabbrica" stilistico, ormai più che riconoscibile (dalla composizione delle immagini alle scelte di regia, dalla recitazione straniata alla selezione musicale), stavolta con un più marcato tocco retrò, vista l'ambientazione (ma gli ammiccamenti al cinema muto erano già presenti in altre sue opere). La narrazione è briosa, gli sprazzi di comicità non mancano, i caratteri rimangono impressi - tra i numerosi personaggi in scena una quindicina sono interpretati da attori celebri e l'effetto non è stucchevole, anzi.

FILM IN USCITA - Settimana dal 17/4/2014

Per questa settimana:

10 aprile 2014

FILM AL CINEMA - "Ida" di Pawel Pawlikowski

Film intimo e delicato, dallo stile molto asciutto, "Ida", del regista anglo-polacco Pawel Pawlikowski, è girato magistralmente ma risulta tuttavia un po' troppo freddo. La sceneggiatura è essenziale ma robusta. Le inquadrature sono a filo, tagliate con sapienza e precisione; pregevole anche la fotografia (rigorosamente in bianco e nero), che conferisce alle immagini - nessuna delle quali è mai lasciata al caso - una certa evidenza pittorica. Bravissime le due donne al centro del racconto: Anna/Ida (la convincente Agata Trzebuchowska) e Wanda (credibilissima nella sua interpretazione l’attrice Agata Kulesza,  il cui sguardo è intenso e carico di tutto il dolore del personaggio).

2 aprile 2014

FILM AL CINEMA - "Storia di una ladra di libri" ("The Book Thief") di Brian Percival

Film drammatico nel quale la storia narrata, d’amore e di libri, regala al racconto toni lievi e delicati. La visione quindi risulta tanto gradevole quanto scorrevole, lasciando anche spazio al sorriso nonostante l’ambientazione della pellicola (la Germania nazista). Fanno da sfondo alla storia della piccola e dolce ladra di libri Liesel (la brava Sophie Nélisse) eventi storici noti, dalla Notte dei Cristalli alla fine della Seconda Guerra Mondiale.