29 febbraio 2016

ELENCHI - Film in home video: febbraio 2016

(Valutazione critico-esistenziale: SI+ / SI / NI / NO)

26 febbraio 2016

FILM al cinema - "Perfetti sconosciuti" di Paolo Genovese

Commedia psico-drammatica, versatile e brillante, dal retrogusto vagamente francese, il decimo lungometraggio di Paolo Genovese rappresenta la miglior prova per il grande schermo del quasi cinquantenne regista romano. Merito sicuramente sia di una sceneggiatura capace che di una recitazione convincente.

25 febbraio 2016

CURIOSITA' IN SALA - Febbraio 2016

L'ultima parola - La vera storia di Dalton Trumbo (Trumbo) di Jay Roach

22 febbraio 2016

FILM in home video - "My name is Joe" di Ken Loach (GB/Francia/Spagna/Italia/Germania 1998)

Il cinema nordeuropeo si distingue spesso per l’abilità dei suoi rappresentanti a raccontare vicende piene di significato. Il britannico Ken Loach, classe 1936, è un illustre esponente di questo tipo di cinema e, quale acuto osservatore delle condizioni di vita della classe operaia, annovera molte opere su questo specifico tema, tra cui My name is Joe.

15 febbraio 2016

FILM al cinema - "The Hateful Eight" di Quentin Tarantino

Dispiace affermarlo ma l’ottavo lungometraggio di Quentin Tarantino, The Hateful Eight, è davvero lontano - quanto a forza espressiva - dalle sue opere precedenti, a partire da Le iene (Reservoir Dogs1992) sino al primo western Django Unchained (2012).

10 febbraio 2016

FILM in home video - "Operazione U.N.C.L.E." ("The man from U.N.C.L.E.") di Guy Ritchie (GB/USA 2015)

Un ottimo esempio di cinema di genere consapevolmente manierista, che esibisce l'artificio attraverso l'uso esplicito di un ampio campionario di stereotipi mutuati dalla tradizione dei film di spionaggio. Per i cinefili il divertimento è assicurato, tra dialoghi brillanti, spunti umoristici quando non apertamente comici, attori in parte, colonna sonora trascinante, ritmo narrativo che non perde un colpo.

7 febbraio 2016

FILM al cinema - "Revenant - Redivivo" ("The Revenant") di Alejandro González Iñárritu

Alejandro González Iñárritu si conferma un grande regista - oltre che sceneggiatore - anche se il suo ultimo film non ha quella presa potente e seducente paragonabile alle sue opere precedenti. Infatti, rispetto alla Trilogia sulla morte (Amores perros, 21 grammi e Babel) e tralasciando il film premio Oscar 2015 Birdman, sembra che le sue corde più intense vibrino con una forza diversa, a suo modo pur sempre bella, ma non all'altezza delle suoi primi lungometraggi. E questo dispiace perché stride con una regia che si dimostra sempre perfetta, fatta di inquadrature azzeccatissime anche in controluce, immagini sopraffine, piani-sequenza lunghi e da brivido, riprese calibrate, primi piani acuti, paesaggi quasi onirici nel contesto di una realtà terribilmente crudele. Non manca, poi, anche in questo film, il sangue, cui si aggiungono la forza fisica dell’uomo e della natura in tutte le sue espressioni (amplificata da un uso superbo della steadycam), il silenzio agito con il pensiero e la determinazione del protagonista (un bravo Leonardo Di Caprio forse però un po' troppo in carne per la parte assegnatagli). Il tutto reso con efficacia puntuale anche da una fotografia impeccabile in cui l'uso delle luci naturali esalta ambienti e personaggi. La colonna sonora dell’inconfondibile Ryuichi Sakamoto e di Alva Noto dona poi quel tocco di maestria e di lirismo in più all'intera opera. Tutto questo fa di Revenant - Redivivo un film comunque godibile, che si lascia assaporare sino in fondo, senza annoiare, stimolando un'irrinunciabile curiosità di arrivare all'epilogo di una vicenda terribile.