30 maggio 2014

FILM - "Corpo Celeste" di Alice Rohrwacher

In occasione dell'uscita al cinema de "Le Meraviglie", in sala proprio in questi giorni, ecco una recensione del primo film della Rohrwacher

La formazione di Marta, un’adolescente tornata a vivere in provincia, dove sembrano regnare solo il bigottismo, il consumismo e l’ignoranza. E’ questa la storia narrata nell’opera prima dalla regista italo/tedesca Alice Rohrwacher. Lo scenario che ci viene prospettato risulta sin da subito coerente con la realtà che si intende descrivere. Laggiù, in quella cittadina del Sud, chi dovrebbe insegnare religione pare interessato soprattutto alla politica (lo sguardo impassibile del parroco del paese, l’attore Salvatore Cantalupo, è disarmante), gli altri ecclesiastici sembrano più simili a uomini d’affari che a uomini di fede, la preparazione al sacramento della Cresima sembra essere l’unico momento di convivialità, ma privo di ogni significato spirituale. 

28 maggio 2014

FILM IN USCITA - Settimana dal 28/5/2014

Film che sembrano interessanti in uscita questa settimana:

27 maggio 2014

FILM AL CINEMA - "Le Meraviglie" di Alice Rohrwacher

Seguendo il tracciato del suo film d'esordio, "Corpo Celeste" (2011), Alice Rohrwacher racconta con delicatezza e pudore la storia di un'adolescente alle prese con i primi turbamenti. La rappresentazione è "dolceamara" perché, se non manca un contesto abbastanza duro a fare da sfondo alla vicenda di Gelsomina, sono comunque sempre presenti gli squarci di tenerezza e i momenti di comprensione. La maturazione della protagonista viene messa in scena con afflato corale, dando rilievo all'intera comunità-famiglia che la circonda: dal padre burbero ma in fondo affettuoso alla madre stanca e un po' in disparte, dalle sorelle comunque tra loro solidali agli "ospiti" come Cocò e Martin. Una sorta di piccola comune, residente nella campagna laziale e dedita all'apicultura, che sembra discendere da alcuni fermenti degli anni '60-'70 (anche se ci troviamo nei '90, difficili da decifrare se non fosse soprattutto per la canzone "T'Appartengo"). L'attrattiva verso qualcosa di radicalmente diverso viene rappresentata dal mondo dello spettacolo televisivo, impersonato da Monica Bellucci.

22 maggio 2014

FILM AL CINEMA - "Gigolò per caso" ("Fading Gigolò") di John Turturro

Che significato attribuire a questo "Gigolò per caso"? Viene il dubbio che sia un'operazione esclusivamente commerciale, che ammicca allo spettatore fin dalla tematica, lo blandisce esibendo due sex symbol seminude in atteggiamenti provocanti (Sharon Stone e Sofia Vergara), lo fa sognare con una certa dose di romanticismo (quando entra in scena Vanessa Paradis) e lo intrattiene con un costante sottofondo di umorismo (non manca qua e là qualche battuta azzeccata). Nel contempo il film non è privo di vezzi "autoriali": la confezione allude esplicitamente al cinema di Woody Allen (a cui non a caso viene riservato il ruolo di co-protagonista che gigioneggia dall'inizio alla fine), a partire dall'ambientazione, dalla fotografia e dall'accompagnamento musicale; la regia è volutamente ricercata, a tratti esibisce se stessa attraverso movimenti avvolgenti e angolazioni di ripresa più audaci della media. Un colpo al cerchio e uno alla botte insomma.

17 maggio 2014

EVENTI - "L'incontro con Gesù: tra il bisogno di risposte e il cammino incerto della fede"

C'è chi vede la fede come una montagna con due versanti: uno costituito dalla necessità (o tentazione?) umana di dare risposte rassicuranti al nostro desiderio inappagato di giustizia e alle nostre paure più profonde (della morte, del dolore, della sofferenza, ...), l'altro costituito dall'intima e irrazionale quiete che a volte incontriamo nella preghiera, nell'amore per una persona, nella meraviglia della natura.

15 maggio 2014

FILM IN USCITA - Settimana dal 15/5/2014

Per questa settimana (la scorsa non c'era nulla di ispirante):

5 maggio 2014

FILM AL CINEMA - "La sedia della felicità" di Carlo Mazzacurati

Delude non poco l'ultima fatica del pur bravo Carlo Mazzacurati, scomparso di recente prima che "La sedia della felicita'" arrivasse nelle sale cinematografiche. Sembrano mancare, infatti, quel tocco di grazia, quella sapienza descrittiva intrisa di immagini e parole, quell'atmosfera così intima e comunicativa - a tratti toccante eppure mai gravosa - che abbiamo conosciuto in altri suoi film come "Il toro" o i piu' recenti "La giusta distanza" e "La passione".