31 marzo 2017

CINEMA D'ESSAI - "Arca russa" ("Russkij Kovčeg") di Aleksandr Sokurov (Russia/Germania 2002)

Si può essere del tutto inesperti o incompetenti in cinematografia, si possono avere gusti completamente opposti o divergenti ma chiunque, dopo la visione dello straordinario capolavoro di Aleksandr Sokurov Arca russa (Russkij Kovčeg, Russia/Germania 2002), non può che riconoscerne la grandiosità. Si tratta di un’opera indubbiamente atipica nella sceneggiatura, nell’ambientazione e nella realizzazione. Il film consiste in unico piano sequenza di circa 90 minuti (ci vollero ben tre tentativi per realizzarlo), con la partecipazione di oltre 4500 comparse (di cui quasi un quinto attori), interamente girato all’interno delle sale del palazzo-museo dell’Ermitage di Pietroburgo.

30 marzo 2017

CURIOSITA' IN SALA - Marzo 2017

(aggiornato alle uscite del 30 marzo)

Piena di grazia (Full of Grace) di Andrew Hyatt

27 marzo 2017

FILM in home video - "Doctor Strange " di Scott Derrickson

Un concentrato di esoterismo new age e di sequenze spettacolari, sulla falsariga di una certa tendenza hollywoodiana contemporanea. Il protagonista è tratteggiato con successo, grazie innanzitutto all'incisiva performance di Benedict Cumbertbatch. Anche i comprimari hanno il loro ruolo considerevole (bravi Rachel McAdams, Tilda Swinton e Chiwetel Ejiofor nel dar loro spessore), mentre l'antagonista impersonato da Mads Mikkelsen poteva essere connotato in modo più carismatico.

23 marzo 2017

ARTICOLI - L’arte della traduzione nel doppiaggio cinematografico: "Frankenstein Junior" di Mel Brooks (USA, 1974)

L’etimologia del verbo “tradurre” è di origine latina e letteralmente indica il “portare” - ducere -qualcuno o qualcosa “attraverso” - trans - qualcosa. Effettivamente l’azione della traduzione è proprio un trasportare qualcuno dalla propria lingua, cultura, civiltà e mondo, in un ambito completamente diverso. Anche due civiltà affini hanno sempre aspetti e modalità espressive assai diverse, cosicché la traduzione diventa sempre un’interpretazione. Un bravo traduttore è infatti colui che non si limita solo a trasporre un significante di una lingua in quello di un’altra ma colui che sa interpretarne il vero significato, con tutti i referenti semantici e metalinguistici che ogni testo, frase e singola parola comporta.

21 marzo 2017

CINEMA D'ESSAI - "Tredici variazioni sul tema" ("Thirteen conversations about one thing") di Jill Sprecher (Usa 2001)

"Gli ho lanciato la maledizione gitana: gli ho augurato di trovare la sua felicità…”

Tra i numerosi dialoghi di Tredici variazioni sul tema di Jill Sprecher, questa frase in particolare resta scolpita nell’animo dello spettatore come una sorta di monito per la vita. A pronunciarla è il personaggio disilluso, amaro e forse cinico interpretato da Alan Arkin, in risposta al bel ragazzo, elegante, ricco e rampante esponente della business class americana (impersonato da Matthew McConaughey), il quale, entrando nel bar, deride il gruppo di colleghi con cui il primo si trova a parlare dei suoi problemi.

20 marzo 2017

FILM in home video - "Scoop" di Woody Allen (USA 2006)

Per chi volesse trascorrere un pomeriggio o una serata piacevoli, disimpegnati - ma pur sempre d'autore - questa commedia dell'imbattibile vecchio, caro Woody Allen è la scelta giusta.

16 marzo 2017

EXTRATERRITORIALI - Coincidenze

Spesso, molto spesso, il destino agisce come subdolo e latente demiurgo delle umane sorti, mettendo in collegamento fatti, uomini e storie con impensabili e imperscrutabili legami. La ricerca e la scoperta di queste “segrete connessioni” o fanno emergere il sospetto di un arcano, insospettabile e folle progetto superiore oppure fanno rabbrividire per l’incredibile serie di fortunose e imprevedibili coincidenze. 

15 marzo 2017

FILM al cinema - "The Great Wall" di Zhang Yimou

Un fantasy sulla falsariga de Il signore degli anelli & Co., ambientato nella Cina medievale. La Grande Muraglia, secondo una leggenda, sarebbe stata costruita per proteggere il mondo dall'invasione di mostri feroci, contro i quali si battono i valorosi soldati dell'Ordine senza Nome, ai quali si affianca il mercenario inglese interpretato da Matt Damon.

CINEMA D'ESSAI - “Bad Guy” ("Nabbeun namja") di Kim Ki-duk (Corea del Sud 2001)

(contiene spoiler)

Qualcosa di profondamente destabilizzante, di doloroso, estremo e forse anche fastidioso permea la produzione del regista coreano Kim Ki-duk, in particolar modo i suoi primi film. Tra questi, uno dei più inquietanti è sicuramente Nabbeun namja (2001), tradotto poi in inglese come Bad Guy.

14 marzo 2017

FILM al cinema - "Un re allo sbando" ("King of the Belgians") di Peter Brosens e Jessica Woodworth

Curiosa co-produzione belga-olandese-bulgara, King of the Belgians (titolo come al solito impropriamente tradotto in italiano) si propone come una commedia on the road dai risvolti umoristici ed esistenziali. Nella storia di un sovrano che trova finalmente una sua dimensione più autentica, libero dal proprio ruolo e dalla rigida etichetta che prevede, si trovano echi di altri film che propongono una vicenda liberatoria (che si esplica spesso in un viaggio) per un personaggio ingabbiato in un copione predefinito, con toni minimalisti ma non privi di ironia.

13 marzo 2017

FILM in home video - "Love Liza" di Todd Louiso (USA 2002)

Love Liza è un piccolo gioiello del cinema indipendente americano in cui Philip Seymour Hoffman dà prova di tutta la sua ineguagliabile bravura (piange il cuore non saperlo più in vita) accanto ad una sempre brava Kathy Bates.

12 marzo 2017

FILM al cinema - "Mamma o papà" di Riccardo Milani

La coppia Cortellesi-Albanese è davvero riuscita ed il film meriterebbe di essere visto anche solo per questo. Insieme, infatti, il duo comico dà vita ad una commedia parossistica e paradossale (remake del francese Papà ou maman? di Martin Bourboulon), sorreggendone l'impalcatura con costante ed indiscutibile bravura unita all'efficace contributo dei comprimari. Interessante e divertente la messinscena. 

10 marzo 2017

FILM al cinema - "Beata ignoranza" di Massimiliano Bruno

Commedia dai toni scanzonati e leggeri ma senza eccessi. La realtà tratteggiata dal bravo Massimiliano Bruno ricorda quella affrontata - in modo più puntuale - da Giovanni Veronesi in Perfetti sconosciuti, ovvero il mondo del virtuale e la nostra dipendenza o avversione nei suoi confronti.

9 marzo 2017

FILM al cinema - "Caro Lucio ti scrivo" di Riccardo Marchesini

Non un documentario né un musical bensì un’opera che si propone di tradurre nel linguaggio cinematografico lo spirito di alcune canzoni di Lucio Dalla. Lo spunto è quello di una serie di lettere a lui indirizzate da personaggi che si sono riconosciuti nei suoi testi; una postina ne legge il contenuto e da ognuna di esse prende avvio un episodio, associato ad un celebre pezzo del cantautore bolognese.

MUSICA AL CINEMA - Un indecifrabile successo: “A whiter shade of pale” dei Procol Harum (1967)

L’alchimia che determina il successo di una musica, di un brano non sempre è analizzabile o facilmente individuabile. Accade, spesso senza un perché o una chiara eziologia. Quando però il brano in questione è esso stesso una fusione di incomprensibili misteri avvolti in una fitta coltre di ermetici significati allora davvero si deve necessariamente sospendere qualsiasi analisi o giudizio razionale.

8 marzo 2017

FILM al cinema - "Manchester by the sea" di Kenneth Lonergan

Benché meritevole di due premi Oscar (uno per l’attore protagonista Casey Affleck nel ruolo di Lee ed un altro per la miglior sceneggiatura originale), il film dello statunitense Kenneth Lonergan desta più di qualche perplessità. Fermo restando il riuscito confezionamento delle immagini (ottime sia la regia che la fotografia), la pellicola risulta nel suo complesso alquanto carente.

7 marzo 2017

FILM al cinema - "Vi presento Toni Erdmann" ("Toni Erdmann") di Maren Ade

Dal trailer si presenta come una commedia esistenziale con spunti divertenti e qualche gag comica, poi sulla scheda tecnica si scopre che dura 162’ e viene da pensare: ci sarà qualcosa d’altro rispetto alla solita commedia... E invece no: gli ingredienti sono quelli già visti in diversi altri film, mentre il minutaggio è manifestamente sproporzionato rispetto alla densità espressiva della vicenda, alla quale sarebbe bastata la solita ora e mezza. Col rischio della lentezza e della noia, soprattutto nella seconda parte.

6 marzo 2017

CINEMA D'ESSAI - "Il ritorno" ("Vozvraščenje") di Andrej Zvjagincev (Russia 2003)

Tra i tanti aspetti notevoli del film di Zvjagincev due sono probabilmente quelli che risultano essere di maggiore potenza: l’incredibile uso della fotografia e lo straordinario valore del silenzio.

1 marzo 2017

ARTE FIGURATIVA AL CINEMA - Riflessioni su Camille Claudel, prendendo spunto dal film di Bruno Nuytten (Francia, 1988)

Alla difficile domanda su cosa sia l’arte molti critici, filosofi e pensatori di ogni paese, periodo e genere hanno cercato di dare una risposta, spendendo chilometri di inchiostro, dando centinaia di migliaia di risposte tra loro diverse (molto spesso addirittura antitetiche), con poche certezze comuni in merito. Tra queste sicuramente c’è quella della sua indiscussa capacità, compito e missione di commuovere (nel senso etimologico del termine, di movere) chi ne sappia apprezzare e godere le sue manifestazioni più nobili. L’arte dunque deve saper parlare un linguaggio universale, raggiungere gli aspetti più profondi di qualunque fruitore, indipendentemente da ceto sociale, preparazione culturale e appartenenza geografica o storica. L’arte non è solo lingua, pentagramma o colori ma è poesia, armonia ed emozione.