31 agosto 2012

FILM IN USCITA - Inizia la nuova stagione cinematografica

Eccoci giunti ai primi titoli della nuova stagione cinematografica!

SPUNTI - Perché partecipare al Festival di Venezia?


Anche nel 2001 il Festival di Venezia si inaugurò il 29 agosto: alle ore 21:00 con il film "Dust", un western drammatico prodotto da Domenico Procacci - ai suoi inizi - per la regia di Milčo Mančevski; con una piccola differenza per me rispetto ad oggi. Ero seduta in platea nella Sala Volpi, catapultata in un mondo per me sempre affascinante, ma dal quale, come i più, ero restata sempre fuori.

28 agosto 2012

FILM AL CINEMA - "La congiura della pietra nera" ("Jianyu") di Su Chao-Bin e John Woo

Wuxiapian di pregevole confezione, con sequenze d'azione sapientemente coreografate, attori in gran forma e un buon ritmo narrativo. I dialoghi rimandano frequentemente alla filosofia buddhista senza che per questo la vicenda assuma i contorni di una parabola a sfondo spirituale: nel complesso queste citazioni si inseriscono coerentemente come sfondo culturale di una trama d'azione ambientata nella Cina del V secolo.

27 agosto 2012

FILM - "18 anni dopo" di Edoardo Leo

L'opera prima del bravo Edoardo Leo affronta la difficile tematica dei rapporti familiari e dei consueti quanto inevitabili dolorosi contrasti che ne derivano. Dopo diciotto anni dal verificarsi di un evento che ha indelebilmente segnato le loro vite (e quelle di chi gli sta attorno) due fratelli sono costretti a reincontrarsi. L'occasione è data dalla morte improvvisa del loro padre e dalle ultime volontà di quest'ultimo il quale, già molto tempo prima di morire, non aveva abbandonato il desiderio che i suoi due figli maschi si riconciliassero. Niente pare essere accaduto veramente durante quei diciotto anni, il tempo è rimasto come sospeso e le vite di ogni familiare sono state spese all'insegna del dolore non rielaborato e di una drammatica verità mai confessata.

26 agosto 2012

FILM AL CINEMA - "The Lady - L’amore per la libertà" ("The Lady") di Luc Besson

Oppressione e riscatto. Regime autoritario e ansia di libertà, giustizia, democrazia. Sembrano essere queste le parole chiave della storia vera di Aung San Suu, Premio Nobel per la pace nel 1991, che Luc Besson ci racconta drammaticamente nel suo nuovo lungometraggio. Il film delinea il carattere forte, deciso e determinato nonché il coraggio d'acciaio di una piccola lady di ferro dall'aspetto grazioso e dai modi gentili, la quale, per amor di patria, ha sacrificato gran parte della sua vita e degli affetti familiari, forte di un ideale politico di pace che fu già del padre, il generale Aung San, barbaramente assassinato durante la lotta indipendentista birmana.

23 agosto 2012

FILM - "Notturno Indiano" ("Nocturne indien") di Alain Corneau

Uno sguardo accorto ed intenso, con il pensiero rivolto alla ricerca di un vecchio amico apparentemente scomparso, si insinua come uno squarcio nell'infinita miseria e nella rara bellezza dell'India di oggi. E' quello di Rossignol, uomo triste e minuto, dal viso anonimo ma dagli occhi vivi ed attenti a tutto ciò che gli sta attorno in quella terra lontana, magica e crudele al tempo stesso, dove la storia si svolge al ritmo quasi misterioso della musica di Schubert che sembra fargli compagnia dall’inizio del viaggio (la caotica Bombay) sino alla sua meta conclusiva (la più riposante Goa).

21 agosto 2012

FILM - "Se mi lasci ti cancello" ("Eternal Sunshine of the Spotless Mind") di Michael Gondry

L'amore è incancellabile, nel bene e nel male, ci appartiene dentro per sempre, è la parte più vera e vitale di noi, la più bella e pulsante. Quando una storia finisce e non viene rielaborata resterà per sempre in noi in forma di dolore. Se, invece, viene rielaborata, diventa un ricordo, non importa se bello o brutto, perché ci rappresenta comunque in senso profondo. L'amore, se persiste perché non finito o definito (nella sua fase conclusiva), resta lì e non si cancella, ma resta. L'amore siamo noi.

LETTERATURA - "L’attimo in cui siamo felici" di Valerio Millefoglie e "Il sale della vita" di Françoise Héritier

Perché presentare contemporaneamente due libri? Somiglianze letterarie? No. Evocazioni similari, leggerezza, brevità, parametri che, forse perché li ho letti a breve distanza l’uno dall’altro, hanno generato in qualche modo gli stessi flussi emotivi. Si parla di felicità e di questi tempi ce n’è tanto bisogno ma in un’accezione reale e non certo fantastica. Si parla di una piccolissima somministrazione di felicità evocata per associazione di idee o di immagini. I due libri hanno avuto ovviamente un’origine diversa.

FILM AL CINEMA - "Un amore di gioventù" ("Un amour de jeunesse") di Mia Hansen-Løve

L'amore adolescenziale tra Camille e Sullivan che Mia Hansen-Løve ritrae in una cornice pittorica di bucolica bellezza: una tematica universale e una trattazione che risente sia di Rohmer che di Truffaut (Camille sembra a tratti specchiarsi nel volto di Antoine Doinel). Un racconto di iniziazione segnato in ogni suo tempo, orchestrato come una sinfonia: adagio, forte, piano, cupo, roboante… Una grande storia d'amore adolescenziale dove in primo piano resta il "mal d’amore" che continua ad accompagnare Camille al punto da saperci convivere anche quando, crescendo, diventa l’amante del suo professore di architettura: un amore che ferma nel tempo i due interpreti. Non si evolvono negli anni: questo sembra l’effetto negativo di un sentimento che pur continua ad animarli ma senza far loro trovare una via d’uscita. E quest’idea è bene espressa dai corpi dei protagonisti che restano uguali a come erano all’inizio, adolescenziali.

12 agosto 2012

LETTERATURA - "Fai bei sogni" di Massimo Gramellini

"Non essere mai amati è una sofferenza grande, però non la più grande. La più grande è non essere amati più". 
Una stigmatizzazione della morte, realtà con la quale oggi quasi giornalmente siamo in continuo contatto eppure pochi dolori sarebbero comparabili con quello iscritto dalla natura tra i più grandi: la scomparsa della propria madre. Cosa può accadere ad un figlio che deve dire addio alla sua mamma in tenera età? Ce lo racconta Massimo Gramellini in questa autobiografia dal dolce titolo e con uno stile sintetico ed efficace, che non dimentica mai l’autoironia tanto che questo elemento contribuisce a non fare scendere mai il lettore in un clima lamentoso o retorico.

7 agosto 2012

LETTERATURA - "La vita accanto" di Mariapia Veladiano

Un libro soffiato, quasi impalpabile come un velo trasparente e leggero, estremamente raffinato nello stile linguistico, elemento letterario - questo - difficilissimo da trovare oggi. La Veladiano, laureata in teologia, è alla sua opera prima a 50 anni; sembra strano eppure è riuscita ad esprimere in quest’opera tutta la freschezza e soprattutto la delicatezza di un’adolescente ferita a morte dalla vita. Una vita dove una bambina già sa che per la sua bruttezza non potrà "dire i propri desideri" perché conosce solo quelli che può permettersi.