(contiene spoiler)
A sei anni da Tommaso, Kim Rossi Stuart torna dietro la macchina da presa per dirigere (e interpretare) quello che, a differenza di quanto è stato detto, non è un western, bensì al limite un cripto-western o un anti-western: non certo per l’ambientazione italiana contemporanea ma perché, nonostante ranch e cavalli, è completamente assente nella narrazione la dimensione epica del conflitto, come invece ad esempio evidenziata in un’opera quale Bastardi senza gloria (Inglourious Basterds) di Quentin Tarantino (USA 2009), che è a tutti gli effetti un western travestito da war-movie. Precisazioni di genere a parte, Brado è uno dei titoli più importanti visti in questo primo scorcio autunnale della stagione cinematografica in corso.