24 settembre 2013

FILM AL CINEMA - "Elysium" di Neill Blomkamp

Gli ingredienti sulla carta ci sarebbero tutti per un blockbuster intelligente: ambientazione distopica, tematica a sfondo socio-politico, un autore interessante dietro la macchina da presa (che firma anche soggetto e sceneggiatura), attori di calibro. Ma chi guardando il trailer si aspetta qualcosa che si possa anche vagamente avvicinare a certi prodotti di fantascienza filosofica potrà rimanere deluso.
Qualche interessante variazione sul tema nella rappresentazione degli ormai consueti scenari che prevedono un futuro degradato la si trova tra le pieghe del racconto: il canovaccio è consolidato ma qualche invenzione originale ne ravviva la tessitura e lo rende inizialmente abbastanza stimolante. Col progredire della narrazione però "Elysium" lascia sempre più da parte gli spunti sollevati per rivelarsi soprattutto un action-movie muscolare, basato per la maggioranza della sua durata su scontri fisici, con tanto di esoscheletri in funzione di post-apocalittiche armature. 
Dal punto di vista spettacolare non si può negare il risultato: regia e montaggio delineano sequenze d'azione dal ritmo vertiginoso ma al contempo accuratamente calibrate sotto il profilo visivo, in modo da consentire sempre allo spettatore la piena comprensibilità della dinamica rappresentata, elemento in grado di assicurare un notevole coinvolgimento. Il tasso di violenza è elevato e per qualcuno potrebbe risultare disturbante, per quanto comunque inserito nel contesto di una messinscena tipicamente hollywoodiana e quindi non certo realistica. I problemi maggiori si riscontrano in sede di scrittura, con alcuni passaggi che sembrano tirati via ed uno svolgimento narrativo un po' deludente. 
Quanto agli attori principali, Matt Damon in versione superomistico-proletaria può anche reggere, seppur al prezzo di risultare un po' monocorde, mentre Jodie Foster, nel ruolo di un ministro senza scrupoli, si limita ad una corretta interpretazione di una tipologia di personaggio ormai diventata un cliché di tanti film di genere. 
Pier

3 commenti:

  1. Il genere è di mio interesse, ma da quello che dici mi sembra che non valga la pena di andare al cinema per vedere le solite battaglie hollywoodiane...

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    1. ...se ti aspetti qualcosa d'altro forse no...

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  2. Siccome il genere è anche quello di mio interesse sono andata a vederlo appena uscito...che delusione è dire poco, gli spunti iniziali infatti c'erano tutti per poi concludersi in qualcosa di scontato, visto e rivisto e nemmeno coinvolgente più di tanto. Poi Matt Damon in versione super guerriero corazzato davvero poco credibile, piuttosto un tentativo molto tiepido di richiamare un meraviglioso Schwarzenegger in Terminator 2. Forse se c'era un personaggio su cui puntare ed osare di più nella trama quella era la Foster, ma viene lasciata bloccata nel suo stereotipo fino alla fine (la sua...). Dello stesso regista ho visto e al contrario davvero molto apprezzato District 9, peccato!

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