23 giugno 2016

FILM al cinema - "L'uomo che vide l'infinito" ("The man who knew the infinity") di Matt Brown

Biopic sul grande matematico Srinivasa Ramanujan, L'uomo che vide l'infinito ("conosceva" al posto di "vide" nel titolo originale) è una produzione hollywoodiana, con una cast a base di attori celebri nei ruoli principali e una confezione simile a quella di altre opere analoghe. C'è un tratto quindi di immediata riconoscibilità ed un approccio che promette una certa professionalità nella realizzazione.
Il merito principale del film è quello di portare alla conoscenza del grande pubblico una figura di genio che avrebbe potuto rimanere per lo più sconosciuta ai non addetti ai lavori. Per il resto il risultato non convince appieno. La sceneggiatura presenta delle lacunosità che non consentono allo spettatore di comprendere alcuni passaggi narrativi, a meno che non lo si presupponga già informato sull'argomento. Inoltre il ritmo della narrazione, soprattutto nella prima parte, risulta un po' lento e non troppo avvincente. Certo, non era così semplice l'impresa di portare sul grande schermo una storia incentrata su delle scoperte matematiche, incomprensibili per chi non abbia conoscenze specialistiche. E infatti di matematica si parla poco nel corso dello svolgimento del racconto - il che è comprensibile - a vantaggio della descrizione d'ambiente (soprattutto quello inglese, anche se le parti che si svolgono in India sono più interessanti) e del rapporto tra i personaggi: ma purtroppo la caratterizzazione di questi ultimi non è così approfondita e sfumata al punto da coinvolgere appieno.
Sembra che alcuni cliché rappresentativi di marca hollywoodiana in questo caso abbiano influito nel rendere un po' schematica e fredda la messinscena. A vantaggio del film vanno comunque le intense interpretazioni dei due protagonisti, come anche quelle dei comprimari.
Pier

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