15 gennaio 2022

CINEFORUM VIRTUALE - Nuovo articolo su "Lanterne rosse" ("Dà Hóng Dēnglóng Gāogāo Guà" letteralmente "Appendete in alto la grande lanterna rossa") di Zhāng Yìmóu (Cina / Hong Kong / Taiwan 1991)

 


Con uno stile sontuoso, una narrazione scandita da una programmatica lentezza, una recitazione estremamente incisiva ma priva di enfasi, Lanterne rosse riesce a trasmettere, proprio attraverso la sua controllatissima messinscena, il dolore di chi si trova a dover vivere in un ambiente chiuso ed opprimente.

Il film è connotato da un grande rigore formale che si traduce in sequenze tanto composte quanto solenni. L'aspetto cromatico ha una forte importanza così come lo studio delle inquadrature e dei movimenti di macchina.

Dal punto di vista espressivo il risultato è notevole; sotto il profilo esistenziale il film, oltre ad una funzione conoscitiva, può avere una valenza liberatoria per lo spettatore che desidera esprimere il proprio malessere interiore attraverso la trasfigurazione estetica operata dall'arte. Ma per chi da quest'ultima cerca un'ispirazione costruttiva Lanterne rosse non offre una facile prospettiva consolatoria: il suo affresco può però essere un incentivo verso la compassione e la conseguente aspirazione ad un contesto sociale fondato sul rispetto reciproco.

Pier

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