Un legal-movie dal sottofondo giallo con una sceneggiatura solida e in grado di tenere desta l'attenzione per l'intera durata della vicenda, ottimamente recitato nonché diretto con uno stile ricercato che indugia su dettagli e situazioni (anche da diversi punti di vista) esplicitando a tratti la presenza della macchina da presa in modo virtuosisticamente originale.
Nonostante il film tratti di un caso di estrema sofferenza - per di più derivante da una storia vera - il tono della rappresentazione consente una fruizione che non appesantisce eccessivamente lo spettatore: questo perché la vicenda è filtrata attraverso lo sguardo del protagonista, un avvocato pervaso da un forte senso etico.
Questo fa sì che la narrazione sia connotata innanzitutto dalla ricerca della verità e della giustizia, che risulta quindi essere l'asse tematico portante e conferisce al film uno spessore esistenziale all'interno di una messinscena prevalentemente cupa già dalle scelte di location e di fotografia (si pensi all'aula di tribunale).
Pier
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