15 gennaio 2015

FILM AL CINEMA - "Colpa delle stelle" ("The Fault In Our Stars") di Josh Boone

Film per anime forti, pronte a lasciarsi catturare dal pathos di una storia così densa da travolgere e commuovere senza mai rovinare - tuttavia - nella solita melassa cinematografica. Eppure il rischio - molto forte - del polpettone banale e scontato c'era tutto ed i trailer lasciavano presagire una storia di superficie tutta zucchero e lacrime a gogo. Una bella sorpresa, quindi, sia per chi decide di andare a vedere il film avendo già letto l'omonimo libro di John Green - dal quale l'opera e' tratta - sia per chi, invece, è a digiuno completo della storia vera, triste e dolorosa di Hazel e Gus.
La sceneggiatura non scivola mai nel racconto facile, il linguaggio dei due ragazzi punta dritto al cuore della malattia (e così anche a quello degli spettatori) usando la forza della parola tanto coraggiosa quanto consapevole della cruda verità e delle sue inevitabili drammatiche conseguenze. Non manca il freddo cinismo - rappresentato dal Peter di Willem Dafoe - ma risulta funzionale all'impostazione ed al ritmo della narrazione. L'amore che si concede ai due adolescenti irrompe con tutto il vigore e l'entusiasmo di cui è capace, li inonda e si lascia assaporare, li sbigottisce e si lascia fruire dando colore a due esistenze ancora piene pur se ingiustamente brevi. La morte è sempre lì ad un passo, offusca il presente, richiama il prossimo futuro; e, quando, ineludibile, giunge (pressoché puntuale) non riesce a travolgere - né potrebbe - il senso magico e profondo di quel piccolo mondo di sentimenti intensi, puri e sinceri che c'è stato. Da quell'amore nascerà il ricordo e nel ricordo abiterà il significato della propria esistenza. Le lacrime scendono ma torniamo a casa con l'emozione calda ed avvolgente di quell'unico ed insostituibile sentimento che misura davvero la sostanza del nostro tempo.
AleLisa

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