31 maggio 2016

FILM al cinema - "Al di là delle montagne" ("Shan He Gu Ren") di Jia Zhangke

(contiene spoiler)

Opera suddivisa in tre segmenti (passato, presente e futuro), che segue le vicende di diversi personaggi e gli intrecci fra le loro vite. La prima parte, ambientata nel 1999, si svolge prima dei titoli di testa, presenta un formato ridotto ed è connotata da una messinscena volutamente retrò: la fotografia sembra quella di un film di quegli anni e la regia è come se esibisse la “maniera” del modo di girare “all’orientale”, a base di tempi dilatati e controcampi che non arrivano mai. Nel presente (2014) il formato si allarga e lo stile diviene più arioso; nel futuro (2025) i colori si fanno più vividi, i piani di ripresa fluidi ed avvolgenti.
Al di là delle montagne presenta alcuni momenti intensi e coinvolgenti, soprattutto nell’ultima parte; quel che non convince è però lo sviluppo narrativo nel suo complesso. La sceneggiatura non riannoda le vicende lasciate in sospeso e questo lascia un senso di disorientamento nello spettatore. A parte l’ennesimo finale aperto - che non conclude e non dà soddisfazione - ci si chiede che fine faccia il personaggio di Liangzi, abbandonato nel secondo capitolo mentre versava in una situazione di difficoltà…
Dal punto di vista esistenziale non c’è poi da stare tanto allegri, visto che il tono dominante è malinconico quando non esplicitamente desolante. Il risultato è quindi dubbio, anche se il film si fa apprezzare per alcune sue qualità.
Pier

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