Cineforum dal titolo Il potere della creatività - incontro di sabato 22 settembre 2018 alle h 20:45.
Tema: Il perturbante.
Film: Il racconto dei racconti di Matteo Garrone (Italia 2015).
Alla visione del film segue un momento di condivisione tra i partecipanti: chi vuole può intervenire con la sua proposta interpretativa, chi non vuole intervenire può ovviamente restare in silenzio e seguire gli altri.
In questa pagina di discussione vengono pubblicati nello spazio sottostante gli eventuali contributi dei partecipanti e dei lettori.
Il film a mio avviso non aveva l’impellente necessità di dettare una morale. Non che essa non ci fosse ma sia l’autore del libro che il regista hanno perseguito l’obiettivo tipico dei cantori barocchi dove prevale il gusto per la fantasia, l’estrosità, il bizzarro e l’eccentrico, quello cioè di raccontare per il gusto di raccontare, intrattenere, ammaliare e incantare il pubblico di una corte e...di un cinema. Il racconto non è metafora ma iperbole dei sentimenti, dei vizi e delle virtù umane. Lo stordimento del fantastico incanta e commuove, spaventa e diverte nello stesso tempo. Garrone ha saputo cogliere perfettamente l’obiettivo di Basile, senza introdurre inutili didascalie retoriche o moralismi davvero poco necessari. Il lettore e lo spettatore sono perciò proiettati in un mondo di fantasia dove riconoscono come in uno specchio deformante la radice del proprio vissuto anche se esageratamente distorta. La magia e la fantasia del film non peccano mai di vuota astrazione, non si svendono in banale simbolismo didattico.
RispondiEliminaCiao Danilo, nonostante io al cineforum abbia proposto un'interpretazione un po' diversa condivido appieno quanto hai scritto e l'ho anche trovato utile alla comprensione del film.
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