4 gennaio 2021

FILM sul tema "Il viaggio" - "Stand by me" di Rob Reiner (USA 1986)


Stand by me
di Rob Reiner (USA 1986) è quello che si potrebbe definire a tutti gli effetti un Bildungsfilm ossia un film di formazione. Del resto in letteratura, il romanzo di formazione, (Bildungsroman, appunto) ha utilizzato il leitmotiv del viaggio per secoli e in diverse declinazioni. Il protagonista matura, cresce e cambia durante il viaggio e all’arrivo è indubbiamente una persona diversa da quella che era all’inizio del suo percorso. Il viaggio, con le sue prove, avventure, incontri, peripezie e disgrazie, diventa percorso di formazione, vera e propria scuola di vita. 
Il film di Rob Reiner, fedele trasposizione dell’omonima novella presente nella raccolta Stagioni diverse (Different seasons) di Stephen King, ne rappresenta un chiaro esempio cinematografico. Nel film la crescita e la maturazione nel viaggio coinvolge quattro ragazzi alla soglia della pubertà, che durante il percorso affrontano, ognuno a loro modo, i propri drammi e le debolezze del mondo della fanciullezza, contro un mondo di adulti che per ora è ostile e loro nemico. Il loro viaggio è a tutti gli effetti un’avventura, la prima della loro vita, vissuta lontano dalle loro case e dal loro paesino di provincia americana. 
Le scenografie e la fotografia dei paesaggi del film sono superbi e indimenticabili le musiche, tra tutte l’omonima colonna sonora di Ben E. King. Il film è delicato e intenso, non scade mai nel buonismo qualunquista che generalmente permea i film statunitensi e la recitazione dei ragazzi è notevole. Nell’infanzia-adolescenza di ognuno di noi c’è stato uno o più aspetti e caratteristiche dei quattro ragazzi e ognuno di noi ha vissuto quel delicato momento di passaggio all’età adulta con le stesse ansie, dolori e inquietudini che il regista Rob Reiner e lo scrittore Stephen King hanno saputo poeticamente descrivere. Il viaggio del film è scuola di maturazione, il percorso intrapreso dai ragazzi è - oltre che un lungo cammino - anche quello della loro crescita e la strada è metafora della vita.

Danilo Giorgi

1 commento:

  1. Anonimo3/12/23

    Sono d’accordo con la recensione di Danilo Giorgi film e racconto sono emozionanti, lo spazio temporale del viaggio della vita che attraverso l’esperienze che si presentano, modifica plasticamente, come le mani di uno scultore le personalità delle persone rimanendo nello stesso tempo se stessi. La difficoltà degli adolescenti a relazionarsi nel crescere agli adulti, nell’essere ascoltati, visti, i conflitti che emergono nel determinare il carattere, le idee, l’auto stima, l’autonomia.
    Bellissimo film nel contesto narrativo, scenografico, fotografico, recitativo, oltretutto ci riporta a riflettere sulle problematiche dell’adolescenza in relazione alla società, alle scelte di vita, al futuro.
    Maria Grazia Ricci

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