Tratto dall'omonimo romanzo autobiografico di Roman Gary, La promessa dell'alba è un film dalla messinscena affascinante, a partire dalla fotografia (che spazia dal colore al b/n) fino alla cura nella ricostruzione d'ambiente, dalla recitazione - sopra le righe - dei due protagonisti al ritmo concitato col quale si affastellano gli avvenimenti.
Viene narrata una vita particolare ed avventurosa ma il risultato è diseguale in termini di coinvolgimento dello spettatore: forse perché gli eventi sono spesso accennati piuttosto che approfonditi, presentati velocemente piuttosto che fatti vivere emotivamente a chi guarda, raccontati piuttosto che fatti percepire.
Dal punto di vista esistenziale il film ripropone un'equazione purtroppo già vista spesso sul grande schermo: il binomio creatività artistica - malessere interiore. Non certo confortante.
Pier
Viene narrata una vita particolare ed avventurosa ma il risultato è diseguale in termini di coinvolgimento dello spettatore: forse perché gli eventi sono spesso accennati piuttosto che approfonditi, presentati velocemente piuttosto che fatti vivere emotivamente a chi guarda, raccontati piuttosto che fatti percepire.
Dal punto di vista esistenziale il film ripropone un'equazione purtroppo già vista spesso sul grande schermo: il binomio creatività artistica - malessere interiore. Non certo confortante.
Pier
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