Ci sono alcuni, anzi molti film che, come questo, si pongono decisamente al di fuori di una vera e propria proposta cinematografica che siamo soliti recensire in questo sito, soprattutto da parte di chi ora scrive. Eppure anche i film di evasione di questo genere, leggeri e spensierati, con uno sguardo non troppo assorto verso temi di spessore, paiono assumere talvolta una loro logica nel contesto della vita quotidiana.
Sorge, però, una domanda. Certi film costituiscono un'occasione rigenerante, quasi salvifica, dalle intemperie che appesantiscono il nostro vivere oppure sono un pressoché scarso, se non inutile, tentativo di ripresa da quelle stesse intemperie provocando, invece, sterile evasione a scapito di un nostro più intimo ed autentico benessere?
Soggetto del film: quattro amici d'infanzia, oramai tutti anziani, decidono di spassarsela a Las Vegas per festeggiare uno di loro in procinto di sposarsi con una donna molto più giovane di lui. Vecchiaia, solitudine, senso della vita, paura della malattia e della morte: i temi ci sono tutti e si intravedono tra una battuta (in stile yankee) e l'altra, tra ragazze ovviamente belle (in cui pero' trova spazio una over 60), tra divertimento sfrenato e parole che evocano pensieri più profondi. Anche gli attori di un certo calibro non mancano: Robert de Niro, Michael Douglas, Morgan Freeman e Kevin Kline fanno tutti decisamente la loro parte. La regia non difetta e nemmeno un discreto uso delle immagini.
Ciascuno di noi, rispondendo consapevolmente alla domanda posta, potrà decidere, in cuor suo, se impiegare un'ora e mezza circa del proprio tempo libero nella visione del film o se dedicarsi a visioni di tutt'altra caratura.
AleLisa
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