6 marzo 2013

FILM AL CINEMA - "Anna Karenina" di Joe Wright

Iniziamo con una puntualizzazione: nelle locandine, a scanso di facili paragoni, leggiamo "tratto dal romanzo..." oppure "liberamente ispirato a...". Quindi mettiamo da parte le esigenze del lettore che cerca nel film le stesse immagini descritte nel libro (che poi sono frutto anch'esse della sua interpretazione). Io stessa sarei tentata di esprimere un'opinione in merito, riguardo Keira Knightley, che secondo me non corrisponde proprio alla Karenina del grande Tolstoj in quanto sprovvista di carisma e fascino...ma andiamo avanti.
La storia è nota al punto che possiamo riassumerla in poche parole. Anna Karenina venne pubblicato dallo scrittore russo a puntate, nel 1875. Lei, moglie di un funzionario intento a fare carriera, si innamora dell'ufficiale Wronskij. Questa passione vìola le convenzioni dell'epoca e non trionfa. Intorno si dipanano, attraverso intensi e struggenti personaggi, altre storie d'amore, sullo sfondo di temi quali la felicità, la comprensione, il perdono, la malattia, la sofferenza e la morte. 
Il film ci porta nel profondo dell'anima umana e riesce nell'intento attraverso un grande realismo, lo stesso del libro, nonché per mezzo dell'essenza del cinema stesso: le immagini. Il tutto si svolge all'interno di un teatro dove i personaggi sembrano apparire esteriorizzati... E' un racconto che vuole essere visivo, efficace nei colori, nei costumi sontuosi, nelle espressioni tutte, comprese quelle sciocche del conte Vronskij e quelle dolcissime di Dolly. Il tutto esce dalla formalità cinematografica e ci troviamo lì dove gli autori hanno saputo osare trasportarci. Completa il quadro un cast di tutto rispetto, da Jude Law nella parte dell'austero marito a Matthew Macfadyen che interpreta Oblonskij. Dopo questa visione sarà piacevole tornare a leggere il bellissimo romanzo, entrare nelle preziose fessure intime (per quanto complesse) dei personaggi-anima di Lev Tolstoj. Se piace il genere, come a chi scrive. 
Simona Ciammaruconi

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