14 marzo 2013

FILM AL CINEMA - "Educazione siberiana" di Gabriele Salvatores

Criminali dall'identità precisa come i tatuaggi disegnati sui loro corpi a memento di una peculiare natura. Fieri, determinati, forti, forgiati da una vita difficile e da regole ferree, spesso violente. Tuttavia uomini comunque dotati di un animo autentico e sincero. Questi sono i siberiani "onesti" per i quali un errore, un abuso ingiustificato deve essere adeguatamente riparato perché si ristabilisca l'ordine alterato.
Ciascun personaggio (tra i quali spicca quello interpretato da John Malkovich) è tagliato su misura, ha uno sguardo deciso e mai rassegnato, a volte quasi agrodolce, unito alla capacità di vivere un'amicizia fraterna, con affetto genuino, anche nel momento più drammatico. Attorno a loro la neve, ovunque e sempre, tranne che per brevi periodi dell’anno; neve che una fotografia sapiente ed una regia acuta rendono meno fredda con la propria intensità. Sottofondo costante dell’opera è l’ansia del riscatto e della libertà simboleggiata dai colombi lanciati in volo, a più riprese, nel cielo azzurro vigoroso, quasi a dispetto dei lupi che calcano quella neve copiosa e gelida. 
C’è un po’ di tutto in questo film tratto dal libro omonimo di Nicolai Lilin. Dal senso profondo della comunità e del vivere assieme condividendo piccole gioie e frequenti disgrazie all'amore concesso e negato, dalla diversità accettata come dono divino all'importanza della dignità e del rispetto. La vita è una guerra continua ed i siberiani (ma non solo loro) hanno imparato molto bene la lezione, sottostando ai suoi imperativi, lassù in quella terra lontanissima desolata ed arida. Eppure, anche per questo popolo, cambiare è possibile. Sta sempre a noi, infatti, la facoltà di capire che è sempre possibile scegliere, sfidare l’esistenza, anche la più difficile, sfruttando le possibilità che la vita, in ogni occasione, ci prospetta.
AleLisa

1 commento:

  1. Gli spunti esistenziali ci sono, è proprio sotto il profilo estetico che il film mi ha lasciato più perplesso...lo svolgimento presenta diversi cali di tensione narrativa, i personaggi sono tratteggiati in modo incisivo ma non esente da qualche incertezza, alcuni particolari restano poco chiari...il risultato l'ho percepito un po' disomogeneo...cmq, nel complesso, non male... Nota: la rappresentazione della violenza non è così disturbante come potrebbe far pensare il trailer

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