15 novembre 2014

FILM - "Zoran il mio nipote scemo" di Matteo Oleotto

La condivisione del film "Zoran il mio nipote scemo" di Matteo Oleotto (Italia 2013) e delle letture di seguito riportate hanno portato allo sviluppo dei contributi espressi nello spazio dedicato ai commenti. 
Di seguito le letture condivise.

Un maestro della Legge aveva ascoltato quella discussione. Avendo visto che Gesù aveva risposto bene ai sadducei, si avvicinò e gli fece questa domanda: - Qual è il più importante di tutti i comandamenti? Gesù rispose: - Il comandamento più importante è questo: Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l'unico Signore: Ama il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutte le tue forze. Il secondo comandamento è questo: Ama il tuo prossimo come te stesso. Non c'è nessun altro comandamento più importante di questi due. Allora il maestro della Legge disse: - Molto bene, Maestro! È vero: Dio è uno solo e non ce n'è un altro all'infuori di lui. E poi, la cosa più importante è amare Dio con tutto il cuore, con tutta la mente, e con tutte le forze e amare il prossimo come se stesso. Questo vale molto più che tutte le offerte e i sacrifici di animali. E Gesù, vedendo che quell'uomo aveva risposto con saggezza, gli disse: - Tu non sei lontano dal regno di Dio. E nessun altro aveva più il coraggio di fargli domande.

(Vangelo di Marco 12, 28-34) 

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Un tale si avvicinò a Gesù e gli domandò: - Maestro, che cosa devo fare di buono per avere la vita eterna? Ma Gesù gli disse: - Perché mi fai una domanda su ciò che è buono? Dio solo è buono. Ma se vuoi entrare nella vita eterna ubbidisci ai comandamenti. Quello chiese ancora: - Quali comandamenti? Gesù rispose: - Non uccidere; Non commettere adulterio; Non rubare; Non dire il falso contro nessuno; Rispetta tuo padre e tua madre; Ama il prossimo tuo come te stesso. Quel giovane disse: - Io ho sempre ubbidito a tutti questi comandamenti: che cosa mi manca ancora? E Gesù gli rispose: - Per essere perfetto, va', vendi tutto quello che hai, e i soldi che ricavi dalli ai poveri. Allora avrai un tesoro in cielo. Poi, vieni e seguimi. Ma dopo aver ascoltato queste parole, il giovane se ne andò triste, perché era molto ricco.

(Vangelo di Matteo 19, 16-22)

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Gli ultimi sei capoversi della seguente pubblicazione:

2 commenti:

  1. Zoran, il mio nipote scemo
    Ritorno sulla condivisione del film per alcune impressioni che mi ha lasciato.
    Uso del gioco delle freccette inserendo delle metafore molto sottili.
    Zoran fa centro perché ha portato avanti una lunga preparazione:”con la zia mi esercitavo con 700 tiri al giorno”.Chiamata si ma……..
    Quando Paolo gli chiede di spostarsi dal centro per soldi non ci riesce. Come mai?C’è una critica alla società in cui viviamo?
    Altro momento significante nel finale Zoran dice a Paolo”stai zitto!”.Paolo =Ego:solo quando l’ego viene messo a tacere può iniziare il vero lavoro di conversione. Da quel momento Paolo può iniziare ad amare Zoran e quindi la vita .C’è una scelta precisa nel chiamare Paolo Battiston ,con allusione a San Paolo che sulla via di damasco viene chiamato e da persecutore diventa difensore dei cristiani,oltre al quadro del Caravaggio “la chiamata di Matteo”che il film ha evocato
    Ciao Pietro

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  2. Ciao Pietro, ti ringrazio per la condivisione, che ritengo proponga spunti interessanti sul film condiviso.
    Anche durante l'incontro ho apprezzato lo scambio tra i presenti, che ha fatto emergere aspetti diversi del film (alcuni dei quali personalmente non avevo neppure notato ad un primo approccio) che possono poi comporsi in una visione d'insieme derivante dal contributo di più persone.

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