4 novembre 2014

FILM - "Austenland" di Jerusha Hess

Un'ottima commedia che affronta temi psico-socio-esistenziali di un certo rilievo. Il tono è leggero, il ritmo scorrevole e il divertimento non manca. Notevole il contributo degli attori e di una sceneggiatura sapientemente orchestrata. L'umorismo è spesso acre e irriverente ma non fine a se stesso: serve a smascherare la fatuità di una proposta sociale basata sulla menzogna e l'autoinganno messo in atto dalla protagonista.
Il film racconta di come la fantasia possa impedire un contatto con la realtà; di quanto il rifugiarsi in un mondo immaginario dove proiettare le proprie aspirazioni più profonde riesca a portare lontano proprio dalla realizzazione delle stesse nella vita concreta; non ultimo del modo in cui, a partire dalle frustrazioni comuni a tante persone, altri arrivino ad edificare vere e proprie strutture sociali, basate sulla lusinga di un'inarrivabile appagamento, da piazzare sul mercato con estremo successo. Molto americano ma fa riflettere. Il titolo originale è tradotto in italiano con "Alla ricerca di Jane".
Pier

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