Promettente esordio del regista romano Luciano Luminelli. Di particolare interesse il soggetto, tutto incentrato sul fenomeno dell’emigrazione italiana degli anni ’60 quando, in pieno boom economico, molti lasciarono il Sud per il Nord Italia in cerca di lavoro (e non solo). Tema, quindi, di stretta attualità, utilissima per un confronto immediato e franco tra l’odierna realtà economico-sociale e quella che contraddistinse il nostro paese per oltre un decennio.
Prodotto non senza sforzi economici, il film narra le vicissitudini di una famiglia lucana avvalendosi del contributo di attori sia noti che meno, nonché di una sceneggiatura gradevole ma con una punta di dolcezza di troppo. Le musiche originali di Tiziano Novelli, evocative e perfettamente aderenti al contesto, donano un ulteriore pizzico di grazia alla narrazione. Il dramma si vive accanto ai protagonisti ma il racconto si mantiene costantemente pacato, sereno e lontano dalla disperazione senza riscatto.
Un pezzo significativo della recente storia italiana viene messo a nudo davanti ai nostri occhi; un periodo storico che, anche con un po’ di nostalgia, non facciamo affatto fatica a ricordare.
AleLisa
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