26 ottobre 2015

Film al cinema - "The Lobster" di Yorgos Lanthimos

Quello che all'inizio sembrava un'interessante film di fantascienza distopica si rivela via via come un mero campionario di turpitudini ed aberrazioni, fine a se stesso e per di più messo in scena con morboso compiacimento. E' vero, la pretesa intellettualistica aleggia per tutta l'opera, che si autopropone ostentatamente nella sua dimensione allegorica: ma, al di là delle velleità autoriali, il risultato è  un altezzoso esercizio di stile intriso di disprezzo per la vita.
Si può quindi evitare di dedicare tempo all'esegesi delle intenzioni di regista e sceneggiatore quando ciò che arriva è così evidente, più delle speculazioni concettuali. The Lobster vomita addosso allo spettatore malessere e confusione, con un livore che - seppur freddo e controllato - appare puerile proprio nella sua esasperazione. E non è esente neanche dal manierismo: l'approccio e lo stile sono notevolmente debitori di un immaginario cinematografico già collaudato da altri autori. 
Pier


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