28 aprile 2016

FILM al cinema - "Ave, Cesare!" ("Hail, Caesar!") di Joel ed Ethan Coen

(contiene spoiler)

I fratelli Coen realizzano un film pervaso da una trascinante cinefilia, dai colori accesi, recitato da attori in gran forma, con una sceneggiatura che non perde un colpo ed una comicità azzeccatissima. E soprattutto: mancano i toni aspri e crudeli di altre loro opere, qui il livello è giocoso e leggero come nei migliori titoli della loro filmografia.
Una commedia che non è solo commedia, un mistero che non è un vero mistero, personaggi cialtroni ma nel complesso simpatici, una serie di sequenze che sembrano assemblate per puro divertimento ma che alla fine rivelano un senso (ed anche fondamentalmente positivo!). Gli ingredienti sembrano analoghi a quelli de Il grande Lebowski (The Big Lebowski) ma senza quel sottofondo di cinismo che connotava quello che resta comunque uno dei loro risultati più alti: dal punto di vista esistenziale si nota quindi un netto miglioramento nel paragone.
Al di là dei toni grotteschi con i quali vengono rappresentate, le due sequenze finali di Ave, Cesare! possono essere interpretate - con il rischio consapevole della forzatura critica e quindi di spingersi oltre le intenzioni degli autori - in un senso pienamente costruttivo: il potere dell'arte nel suscitare un'elevazione interiore, a prescindere dai limiti umani dell'artista, può dimostrare proprio che certe potenzialità esistono già nelle persone; mentre il richiamo all'intuizione per affrontare una scelta, collegandola ad un orizzonte di senso più vasto della semplice esistenza individuale, può comprovare la validità di quei valori proprio nel momento in cui rendono l'esistenza di chi li vive migliore sia per se stesso che per gli altri.
Pier

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