4 aprile 2016

FILM al cinema - "Un paese quasi perfetto" di Massimo Gaudioso

(contiene spoiler)

Sulla falsariga di una tendenza degli ultimi anni (da Benvenuti al Sud di Luca Miniero a Il nome del figlio di Francesca Archibugi), il film di Gaudioso è un remake in chiave italica di La grande seduzione (La grande séduction) di Jean-François Pouliot (Canada 2003), già rifatto da Don McKellar (The Grand Seduction, Canada 2013).
Nella sua semplicità e leggerezza, Un paese quasi perfetto riesce a coniugare intrattenimento e spunti esistenziali. Il protagonista, un chirurgo estetico del Nord Italia, scopre la falsità del suo mondo di relazioni proprio attraverso l'esperienza a Pietramezzana, salvo poi capire che anche l'accoglienza ricevuta in questo piccolo paese del Sud era frutto di una messinscena corale. Ma il chiarimento è dietro l'angolo, come la successiva riconciliazione. E l'happy end prevede anche la soluzione dei problemi economici del luogo attraverso un'idea ingegnosa dello stesso medico, che nel frattempo si è trasferito a vivere lì e probabilmente incontrerà anche l'amore.
Il ritmo è scorrevole, i momenti comici non mancano e gli attori sono bravi, serviti da un copione ben congegnato. Senza troppo pretendere da un'opera che non si propone certo di essere un capolavoro, si può passare un'ora e mezzo piacevole in compagnia dei simpatici protagonisti.
Pier

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