4 aprile 2016

FILM al cinema - Il ritorno delle inchieste giornalistiche: "Il caso Spotlight" ("Spotlight") di Tom McCarthy e "Truth" di James Vanderbilt

Usciti a poca distanza l'uno dall'altro, Il caso Spotlight (Spotlight) di Tom McCarthy e Truth di James Vanderbilt sono due opere esplicitamente riconducibili al filone americano incentrato sulle inchieste giornalistiche, con precedenti illustri come Tutti gli uomini del Presidente (All the President's Men, 1976) di Alan J. Pakula.
Tom McCarthy, che ha già dimostrato una spiccata propensione per le tematiche sociali - da The Station Agent (2003) a Win Win (2011), passando per The Visitor (2008); The Cobbler (2014) è ancora inedito in Italia - si cimenta con la celebre indagine giornalistica del titolo, mentre l'esordiente James Vanderbilt porta sullo schermo un'inchiesta su George W. Bush.
La messinscena di entrambi è esplicitamente debitrice delle convenzioni del filone di riferimento, non si cerchi quindi una particolare originalità di approccio bensì una rappresentazione che riesca a coniugare l'intento divulgativo con l'efficacia espressiva. In tal senso entrambi i film sono riusciti, a partire dalla confezione fino alla cura nel tratteggio degli ambienti e delle atmosfere, passando per un'ottima direzione di attori. Spotlight ha però un maggiore fluidità narrativa e quindi riesce a coinvolgere maggiormente, laddove Truth risulta un po' più macchinoso - e quindi un po' più faticoso da seguire - nella prima parte, salvo riprendere quota nella seconda.
Pier


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