"Il maggior spreco della vita è il differirla: è questo procrastinare ogni giorno che viene a scippare il presente, mentre promette il futuro" (Seneca).
Questo è ciò che accade all'integerrimo Mr. Stevens, il quale, quasi senza accorgersene, si prende gioco della sua stessa vita, rinunciando a viverla nel suo costante fluire. Ma la vita non dimentica chi non ha avuto cura della propria vera esistenza e presenta anche a lui il suo amaro conto, nel quale la parola "sentimento" non compare. Passioni strozzate, dolori compressi, doveri espletati alla perfezione. Solo a questo scarno risultato si riduce il senso della vita terrena di Mr. Stevens.
Tratto dal romanzo omonimo del premio Nobel (2017) per la letteratura Kazuo Ishiguro, il film è magistralmente ambientato nell'Inghilterra del periodo pre e post bellico del secolo scorso, girato con gusto ed interpretato con maestria. Centotrentaquattro minuti da non perdere per ricordarci che non è mai troppo tardi per imparare a vivere.
AleLisa
Penso di aver visto questo film tanti anni fa...il ricordo è sbiadito e lontano nel tempo ma la recensione mi sembra cogliere appieno il senso dell'opera...
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