Tratto da un soggetto (dello stesso regista e di Adriano Candiago, entrambi anche sceneggiatori) finalista al Premio Solinas 2020, il film d'esordio di Francesco Sossai - seppur collocandosi in una certa maniera di road movie sgangherato con rimandi espliciti a Il sorpasso di Dino Risi e impliciti ad un certo vitalismo irrazionalistico tipico di personaggi che campano alla giornata tra sbronze e piccole bravate, come i Ragazzi di vita di pasoliniana memoria o i paisanos descritti da John Steinbeck in Pian della Tortilla - per stile e modalità narrativa si presenta come una proposta di cinema italiano contemporaneo dotata di una certa originalità nonché di una indubbia efficacia espressiva.
Il ritmo è programmaticamente dilatato, in coerenza con un approccio diegetico che privilegia atmosfere e personaggi ad un reale svolgersi di eventi. Le interpretazioni attoriali e i dialoghi, supportati dalla fotografia e dalla colonna sonora nonché da una regia fluida che evita di esibire se stessa, la fanno quindi da padroni, delineando figure memorabili sullo sfondo di una realtà tanto tipicamente regionale (siamo in Veneto) quanto potenzialmente universale.
L'incontro con due "perdenti" di mezza età - che girovagano privi di una meta e di una reale speranza, dediti principalmente all'alcool e a "godersela" con ostinato buonumore - risulterà paradossalmente incentivante per un ventenne universitario timido e insicuro, portandolo ad acquisire fiducia in se stesso e a prendere una decisione fino ad allora rinviata. Questo lo spunto costruttivo; per il resto la descrizione della quotidianità letteralmente "disperata" dei due protagonisti è svolta sia attraverso l'estetizzazione che l'indulgente bonomia (la sofferenza che sottende quelle vite viene solo accennata ma mai approfondita o fatta percepire direttamente allo spettatore, al quale resta invece principalmente l'impressione di empatia verso due simpatici buontemponi), risultando riuscita dal punto di vista estetico seppur dubbia - in quanto potenzialmente diseducativa - sotto il profilo esistenziale.
Pier
Nessun commento:
Posta un commento