Chi sono i padroni di casa? Il cantante Fausto Mieli (intepretato da Gianni Morandi) e sua moglie Moira (la sempre brava ed intensa Valeria Bruni Tedeschi, in questo film forse un po' troppo assente), proprietari della bella casa con affaccio su uno splendido parco naturale? Oppure i due fratelli piastrellisti Cosimo (Valerio Mastrandrea) ed Elia (Elio Germano) - duo spassoso ed in perfetto sincrono - che in quella casa irrompono alterandone il già precario equilibrio? Oppure ancora gli abitanti chiusi, solitari e sospettosi del paesino di montagna teatro del dramma che vi si consuma?
Ad un occhio accorto non sfugge che i veri padroni di questa commedia sono la cattiveria che sfocia nel cinismo e, prima ancora, la diffidenza figlia indiscussa della bieca ignoranza. Violenza facile mista a barbarie, invidia e preconcetto come unici frutti dell'inciviltà ovvero della totale mancanza di apertura all'altro, al nuovo, all'inconsueto, all'insegnamento ed all'apprendimento.
Quanta piccola provincia italiana (e non solo) sembra corrispondere a quella illustrata dalla pellicola e quanti orrori si nascondono dietro comportamenti all'apparenza cortesi e cordiali. La visione di questo film parrebbe volercelo ricordare forse andando oltre le intenzioni degli autori.
Sebbene "Padroni di casa" appaia ben girato e supportato da una bella fotografia (il luogo in cui si svolgono i fatti è, d'altra parte, incantevole), la sceneggiatura invece presenta maglie talvolta larghe, favorendo così le sbavature che qua e là invadono la narrazione. Il ritmo dell'opera a tratti appare troppo lento anche se questo aspetto risulta poi essere funzionale all'atmosfera noir e ad un bel finale tanto d'effetto quanto inaspettato.
Nel complesso comunque un film godibile e niente affatto pesante. Visione, quindi, non sconsigliata.
Quanta piccola provincia italiana (e non solo) sembra corrispondere a quella illustrata dalla pellicola e quanti orrori si nascondono dietro comportamenti all'apparenza cortesi e cordiali. La visione di questo film parrebbe volercelo ricordare forse andando oltre le intenzioni degli autori.
Sebbene "Padroni di casa" appaia ben girato e supportato da una bella fotografia (il luogo in cui si svolgono i fatti è, d'altra parte, incantevole), la sceneggiatura invece presenta maglie talvolta larghe, favorendo così le sbavature che qua e là invadono la narrazione. Il ritmo dell'opera a tratti appare troppo lento anche se questo aspetto risulta poi essere funzionale all'atmosfera noir e ad un bel finale tanto d'effetto quanto inaspettato.
Nel complesso comunque un film godibile e niente affatto pesante. Visione, quindi, non sconsigliata.
AleLisa
...un'altro film che già dal trailer non mi attraeva per niente...e la tua recensione mi conferma che ho fatto bene a non andarlo a vedere :)
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