26 dicembre 2013

FILM AL CINEMA - "Dietro i candelabri" ("Behind the Candelabra") di Steven Soderbergh

Avviso: l'articolo rivela dettagli della trama del film
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Fine anni '70: Scott Thorson viene presentato a Liberace, famoso pianista eccentrico di assoluto successo. Tra i due nasce una storia d'amore che diventerà biografia nel libro che lo stesso Scott ha scritto. Ora è un film: un capolavoro di Steven Soderbergh. Matt Dammon e Michael Douglas rispettivamente nei panni di Scott Thorson e Liberace. La produzione è della televisiva HBO perché Hollywood ha ritenuto sconveniente finanziare un film su tale argomento.
Negli anni '70 era difficile, quasi impossibile, parlare di omosessualità. Anche oggi lo è ma stiamo facendo progressi. All'epoca l'omosessualità di un artista era tenuta nascosta al suo pubblico, pena l'esclusione, l'emarginazione, la gogna. Liberace nell'87 morì di aids, il percorso terribile della sua malattia fu occultato fino ad ulteriori indagini che portarono alla verità tramite l'autopsia. 
Liberace è un virtuoso cantante pianista piuttosto eccentrico, ama le parrucche, si esibisce in abiti sgargianti e sontuosi, i suoi spettacoli sono irresistibili ma il suo pubblico non deve sapere che lui ama gli uomini e non le donne. Scott, che è un ragazzo adottato, quindi senza dei veri genitori, in Liberace troverà un padre ed un compagno. Tra i due il rapporto diventerà totalizzante, l'uno alla dipendenza dell'altro: dipendenza d'amore, stretta collaborazione professionale e ancora molto, molto di più. L'ambiente dove vive Liberace è il trionfo del kitsch e Scott, consapevolmente prigioniero, plasma la sua vita a misura di quella del suo compagno. La storia d'amore è intensa, intrisa di bellezza ma, come spesso accade, anche di sofferenza. Il regista accompagna me spettatrice in questa intimità amorosa fino a farmi quasi sentire un' intrusa in questo menage privato dove si mescolano patetico e sublime...ma ad un passo dal pudore di spettatrice la telecamera mi porta via da quella camera da letto proiettandomi su altre location come il palcoscenico inondato di luci e lustrini del grande Liberace o nella piscina di una delle sue sontuose ville. Il fatto che il film sia girato quasi esclusivamente in interni sottolinea il concetto di vita privata che ho appena espresso. La loro storia subirà le divergenze annunciate: quando un giovane danzatore biondo prenderà il posto di Scott nella vita dell'artista, i due finiranno prosaicamente in tribunale per una resa dei conti ma...prima della morte di Liberace assisteremo alla catarsi finale. Film commovente e poetico, bellissimo ed importante. 
Simona Ciammaruconi

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