1 ottobre 2014

CINEFORUM - "Natura e autocoscienza". Presentazione e programma

Cineforum spirituale in otto incontri. Il percorso proverà ad esplorare alcuni possibili orizzonti di senso, nella costante ricerca delle affinità tra le tracce proposte di volta in volta. Nello specifico si farà riferimento soprattutto alla tradizione cristiana, in confronto con diversi spunti tratti dal patrimonio culturale sia occidentale che orientale. 
Lo spirito con il quale viene proposta questa iniziativa non intende affatto essere erudito: si tratta di semplici chiavi di lettura presentate da chi parte dalla propria esperienza di vita e/o dall’approfondimento di alcuni argomenti, alle quali fa seguito la condivisione con i presenti.
L’intento è quello di cercare di rendere vivi e attuali, attraverso un confronto che mira ad evidenziarne le possibili relazioni, messaggi provenienti da diversi tempi e luoghi, in modo che possano concretamente aiutarci a vivere nel nostro quotidiano. 
Ogni incontro sarà così articolato: alla visione del film farà seguito la lettura di uno più brani (derivanti dalla tradizione cristiana e/o dal patrimonio culturale d’Oriente come d’Occidente) e quindi la proposta di una chiave interpretativa. Ci sarà quindi uno spazio dedicato allo scambio di opinioni tra i presenti e si concluderà con un momento di condivisione del silenzio. 
Il cineforum è organizzato da Cinequale e da Matteo Barile. Di seguito un breve profilo di quest'ultimo.
Matteo Barile è stato parte attiva della Chiesa Cattolica dal 1992 al 2006 come animatore, formatore e catechista nella comunità parrocchiale di Stella Maris di Roma. Grande estimatore di Don Luigi Di Liegro e di Frere Roger di Taizé, ha sperimentato il complesso, incompiuto e a tratti fallimentare percorso del Concilio Vaticano Secondo. Nel 2007 si è allontanato dalla vita parrocchiale e dalla partecipazione attiva ma ha continuato con fatica a coltivare lo spirito inquieto di ricerca che da sempre è alla base del suo percorso religioso.
Di seguito il programma degli incontri.

La vita è uno stato mentale? 
“Being There” (“Oltre il giardino”) di Hal Hasby (USA 1979)
La sfida del relativismo e il confronto tra culture come base per una rinnovata proposta di senso: la provocazione del costruttivismo radicale messa in dialogo con alcuni spunti tratti dalle tradizioni sapienziali dell'Estremo Oriente e con una visione non dogmatica del messaggio cristiano.
Interviene Marco Passavanti, di seguito un suo breve profilo.
Marco Passavanti è dottore di ricerca in studi indo-tibetani presso l'università “La Sapienza” di Roma e insegnante formatore presso l'AYCO (Accademia yoga di consapevolezza). Il suo campo di studio comprende la tradizione buddhista indo-tibetana e le tradizioni yogiche hindu.
Ottobre 2014

Ama il prossimo tuo come te stesso 
“Zoran, il mio nipote scemo” di Matteo Oleotto (Italia 2013)
Il Comandamento di Gesù: un invito rivoluzionario alla consapevolezza ed alla responsabilità.
Novembre 2014

Natura e civiltà
“L'homme qui plantait des arbres” (“L’uomo che piantava gli alberi”) di Frédéric Back (Canada 1987)
La figura del saggio e il rapporto con la natura nella tradizione occidentale: spunti diversi a confronto.
Gennaio 2015

Morte e risurrezione 
“La passione” di Carlo Mazzacurati (Italia 2010)
La risurrezione come esperienza di “vita” dopo la “morte”: tra il bisogno umano di consolazione/riscatto e l'appassionata ricerca di nuovi orizzonti di speranza.
Febbraio 2015

L’esercizio della consapevolezza
“Seven years in Tibet” (“Sette anni in Tibet”) di Jean Jacques Annaud (USA 1997)
La meditazione di consapevolezza in Occidente. 
Interviene Gianfranco Del Moro, insegnante di meditazione di consapevolezza e di Viniyoga. Di seguito un suo breve profilo.
Negli anni '90 ha seguito per alcuni anni gli insegnamenti di Vimala Thakar recandosi in India e ha iniziato a praticare la meditazione vipassanā con Corrado Pensa, seguendo i suoi insegnamenti per 15 anni. Dopo aver praticato yoga in diverse tradizioni, ha approfondito il Viniyoga studiando con Claude Marechal, T.K.V. Desikachar e A.G. Mohan e contemporaneamente ha approfondito la pratica di meditazione in tradizioni di ambito Theravada, (Monaci della Foresta - come Ajahn Sumedho e Ajahn Sucitto -, tradizione di Ayya Khema e di Pa-Auk Tawya) ma non solo (tradizione Shambala, Zen). Ha partecipato al Corso di Dharma per praticanti avanzati (CDPP) della durata di un anno e mezzo, organizzato da Sharpham Trust e Gaia House nel Regno Unito. E' Presidente dell'Accademia Yoga di Consapevolezza (AYCO) e Direttore Responsabile di Percorsi Yoga, rivista dell'Associazione Nazionale Insegnanti Yoga (YANI).
Marzo 2015

La fede smuove le montagne
“Le Havre” (“Miracolo a Le Havre”) di Aki Kaurismaki (Finlandia/Francia/Germania 2011) 
L'amore agapico e di coppia, una fonte concreta e "miracolosa" di nuova vita e nuova speranza. Una lettura simbolica del miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci.
Aprile 2015

Amore e filosofia
“Il banchetto di Platone” di Marco Ferreri (Italia/Francia 1989)
L'eredità della filosofia greca: il Simposio di Platone.
Maggio 2015

Reciprocità
"Le nevi del Kilimangiaro" ("Les neiges du Kilimandjaro") di Robert Guédiguian (Francia 2011)
Giudizio, pregiudizio e senso di colpa. Quando la vita ci fa fare esperienza dei nostri limiti, la reciprocità e la condivisione sono delle possibili alternative alle scorciatoie della rabbia, dell'odio e del nichilismo?
Giugno 2015 

2 commenti:

  1. Carmelo Pistorio16/10/14

    Mi compiaccio vivamente per la nuova impostazione, impressa al cineforum.
    Appare evidente, infatti, un salto di qualità, dalle sfaccettature innovative, rappresentato dalle esplorazioni culturali multietniche, che indubbiamente ampliano, in modo esponenziale, il campo di ricerca, adducendo valori e stili, di solito trascurati dalle consuete analisi filosofico-spirituali.
    Generalmente, infatti, tali analisi si rapportano alla cultura nazionale contemporanea.
    Considero questo nuovo approccio, non un normale salto di qualità, ma una vera innovazione della ricerca filosofico-spirituale, di solito strettamente legata all'individualismo culturale.
    La poliedrica cultura degli adepti rappresenterà l'humus ideale per uno sviluppo davvero coinvolgente del nuovo percorso.
    Mi dichiaro pertanto un fervente fautore della profonda e innovativa analisi spirituale che ha condotto a questo nuovo, illuminante sviluppo del cineforum.
    L'attenzione dedicata al rapporto con la natura ed all'autocoscienza, inoltre, arricchisce ulteriormente un campo di ricerche già, di per se, particolarmente ricco di spunti culturali.
    Di peculiare interesse sono, poi, le indicazioni , relative alla discettazione sui vari film, alle quali verrebbe voglia di rispondere subito, per il loro intrinseco interesse, anche senza l'apporto del film medesimo.
    I miei più vivi complimenti ed auguri.
    Carmelo Pistorio.

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  2. Ti ringrazio di cuore per l'apprezzamento. Un'attestazione di stima, per di più espressa in una modalità così ricercata, fa indubbiamente piacere. Ma non è solo questo: è anche un incentivo motivante per chi organizza l'iniziativa e in tal senso ne ho avuto riscontro immediato (il giorno stesso della pubblicazione del commento) anche da parte di altri. Un abbraccio

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