8 maggio 2017

FLASH sui film al cinema - "In Between", "Mal di pietre" e il ritorno di Kaurismaki

Libere, disobbedienti, innamorate (Bar Bahr) di Maysaloun Hamoud 
Il film narra le vicende di tre ragazze palestinesi che condividono un appartamento nella Tel Aviv di oggi. Il tono alterna momenti drammatici ad altri di maggiore leggerezza, la narrazione è coinvolgente, le attrici notevoli. Una riuscitissima opera prima che ha un’intensità espressiva in grado di mettere in discussione lo spettatore. Allucinante il titolo italiano: quello originale, Bar Bahr, può significare “tra terra e mare” o “né qui né altrove”; quello internazionale, In Between, si può tradurre con “nel mezzo”.

Mal di pietre (Mal de pierres) di Nicole Garcia 
Trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di Milena Angus, il film di Nicole Garcia sposta l’azione dalla Sardegna al Sud della Francia degli anni Cinquanta. La resa espressiva è vivida e d’impatto, grazie alla cura delle atmosfere, ad una regia fluida, alla fotografia ed alla bravura degli attori. Il tono è drammatico ma il messaggio costruttivo. 

L'altro volto della speranza (Toivon tuolla puolen) di Aki Kaurismaki
Kaurismaki torna con un lungometraggio dopo Miracolo a Le Havre (Le Havre, 2011), riproponendo tematiche e modalità espressive proprie di quest’ultimo film (e del suo cinema degli ultimi quindici anni). Il regista finlandese ormai è un maestro nel tratteggiare certe peculiari atmosfere o nel dipingere i suoi personaggi, come nello sviluppare quella modalità narrativa che alterna comico e drammatico, sospensioni e riavvii, silenzi e dialoghi icastici. Il rischio che si può percepire stavolta è quello di indulgere un po’ nella maniera di se stesso. Ma si tratta comunque di un’opera notevole. 

Pier

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