4 giugno 2012

FILM AL CINEMA - "Lorax - Il guardiano della foresta" ("Dr. Seuss' The Lorax") di Chris Renaud e Kyle Balda

Dopo "Cattivissimo me" ("Despicable Me") e "Hop", la Illumination Entertainment si cimenta in un nuovo cartoon in CGI. "Lorax - Il guardiano della foresta" inizia in modo suggestivo: propone fin da subito un messaggio ambientalista, lo immerge in una coinvolgente dimensione fiabesca (un altrove imprecisato e fuori dal tempo, a metà tra la distopia e il "c’era una volta…") sorretta da un ricercato contesto visivo, fa entrare in scena i protagonisti caratterizzandoli con poche ed incisive pennellate. Ma, nonostante gli interessanti spunti di partenza, il film non decolla. E questo perché dietro lo scintillio della messinscena c’è poca sostanza. La trama, troppo esile per un lungometraggio, viene diluita per i circa 90' di durata a prezzo del ritmo narrativo, che spesso viene meno, mentre i personaggi, nel corso dello sviluppo della vicenda, perdono sempre più mordente, non convincono fino in fondo, appaiono tratteggiati con mano incerta, che fa risaltare troppo l’inclinazione agli stereotipi. Gli stessi dialoghi non risultano particolarmente brillanti e i siparietti cantati mancano sia di originalità che di forza espressiva (almeno nella versione italiana). 
Restano le buone intenzioni di proporre ai più giovani una favola ecologista, paradossalmente prodotta con le più sofisticate tecnologie del momento e fruita magari con gli appositi occhiali per il 3D. Viene il sospetto che film come questo possano diventare per lo spettatore proprio come l’aria in bottiglia che il cattivo O’Hare propina ai cittadini di Thneedville a causa dell’inquinamento atmosferico: un surrogato di una realtà che si sta perdendo, ad uso e consumo di chi vive in un contesto sempre più artificiale.
Pier

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