20 maggio 2013

FILM AL CINEMA - "Confessions" ("Kokuhaku") di Tetsuya Nakashima

Opera stilisticamente perfetta in cui la bravura del regista è magistralmente espressa con inquadrature così ottimamente definite da sembrare veri e propri quadri e con immagini di profilo così intense da risultare più convincenti dei primi piani. A fare da sottofondo del film una colonna sonora d'eccezione (si spazia da Bach agli inconfondibili Radiohead) e da struttura portante una sceneggiatura, dello stesso T. Nakashima, senza sbavature. La fotografia non teme confronti tanto è compiuta, dettagliata, completa.
La vendetta perpetrata con lucida follia dalla protagonista femminile non concede margine ad alcuna redenzione: è terribile, sfibrante, freddissima. Ma per il regista nipponico è l'occasione per raccontare una realtà - quella giapponese - ricca di contraddizioni e difficoltà mai troppo espresse (e quindi magari poco note),  fatta di profondo disagio esistenziale giovanile spesso nascosto dietro tanta, troppa tecnologia che pare far dimenticare quello che siamo veramente, ossia cuore, carne, viscere e sentimento. 
La bellezza di un'opera così costruita è avvincente e per questo persuade nonostante la crudezza di una storia indubbiamente dura e potentemente cattiva. Visione non suggerita, quindi, ad anime poco disponibili a tanto clamore emotivo.
AleLisa

Nessun commento:

Posta un commento