29 settembre 2016

FILM al cinema - "Questi giorni" di Giuseppe Piccioni

Piccioni racconta col suo stile consolidato e riconoscibile, dedicandosi per la prima volta al ritratto generazionale di quattro giovanissime, poco più che ventenni. Il registro adottato è drammatico - a parte qualche momento di alleggerimento ironico - e i tempi della narrazione prendono a tratti un andamento volutamente contemplativo. Eppure il tono delicato con il quale vengono affrontati i momenti difficili e l’intensità della messinscena fanno seguire la vicenda senza appesantire lo spettatore e riuscendo anzi a coinvolgerlo emotivamente in questo particolare road-movie. La peculiarità dell’opera è sviluppata attraverso dialoghi approfonditi, una calibrata direzione degli attori e una regia attenta alle espressioni, alle sfumature, all’implicito tanto quanto all’esplicito. Notevoli anche gli attori.
Tutto è già nelle premesse ed esplicitato in una delle frasi pronunciate inizialmente dalla voce over: le prime scene, mentre tratteggiano - con rapide pennellate - i caratteri delle protagoniste, definiscono già gli elementi più importanti della vicenda. Il film consiste quindi soprattutto dell’interazione tra i personaggi e della descrizione delle atmosfere, secondo un approccio tipico dell’autore (attivo anche nell’elaborazione di soggetto e sceneggiatura), che rivela - come in altri casi - un’estrema sensibilità. 
Pier

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