21 agosto 2012

LETTERATURA - "L’attimo in cui siamo felici" di Valerio Millefoglie e "Il sale della vita" di Françoise Héritier

Perché presentare contemporaneamente due libri? Somiglianze letterarie? No. Evocazioni similari, leggerezza, brevità, parametri che, forse perché li ho letti a breve distanza l’uno dall’altro, hanno generato in qualche modo gli stessi flussi emotivi. Si parla di felicità e di questi tempi ce n’è tanto bisogno ma in un’accezione reale e non certo fantastica. Si parla di una piccolissima somministrazione di felicità evocata per associazione di idee o di immagini. I due libri hanno avuto ovviamente un’origine diversa.
Il primo, autobiografico, nasce da una grave perdita (la morte del padre) dello scrittore – che tra l’altro è anche musicista – per intrecciarsi in punta di piedi con la vita di altre persone, delle quali conservava una specie di scheda, predisposta inizialmente per una ricerca di studio: la ricerca appunto della felicità nella vita quotidiana. E sarà proprio la lettura di queste schede che lo aiuterà ad uscire dal tunnel dell’annientamento: la felicità degli altri come medicina antidepressiva!!!
Il secondo è un lungo e variopinto monologo di una celebre antropologa africanista francese, che concepisce un vademecum cui attenersi per trovare e ritrovare piccoli ma veri piaceri, pillole di felicità, granelli di relax che in tutte le età della vita possono aiutarci a dissipare le nebbie che opprimono la mente nei momenti di ansia e di angoscia, spesso vissuti come indici costanti del nostro vivere. Non ha affatto la pretesa di essere un libro di saggezza ma di pensieri soffermati solo per qualche istante e poi lasciati liberi di andare…leggeri e liberi.
Affrettatevi a leggerli: vi aiuteranno a vivere ora e ogni volta che riprendendoli in mano vi soffermerete su qualche pagina.
Carla Costanzi


1 commento:

  1. Ho letto solo quello di Millefoglie: nonostante sia a mio avviso un po' esile nell'impianto narrativo, l'ho trovato un romanzo carino e interessante...gli spunti costruttivi li comunica...poi mi presti l'altro

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