3 marzo 2014

FILM AL CINEMA - "La mafia uccide solo d'estate" di Pif

Commedia liberamente ispirata ai fatti di mafia accaduti dal 1969 ad oggi, La mafia uccide solo d’estate di Pierfrancesco Diliberto (in arte Pif), dal titolo ironico come il tono del suo contenuto, ci insegna che un altro modo di raccontare vicende tristemente note è possibile. Ma a patto che lo si sappia fare con intelligenza, preparazione e, al tempo stesso, la giusta leggerezza.
Il bravo Pif, che di gavetta ne ha fatta (e si percepisce), colpisce nel segno e, nel suo ambizioso progetto, si avvale dell'efficace supporto degli attori che gli si muovono accanto, che talvolta interpretano vere e proprie caricature. Convincente, fra le altre, la prova di Cristiana Capotondi. Le immagini di repertorio (alcune delle quali rielaborate) aiutano a rendere perfettamente gli avvenimenti di mafia e non stonano affatto con il sarcasmo sotteso al racconto. Giulio Andreotti perde così l’immagine grottesca de Il divo di Paolo Sorrentino (Italia 2008), diventando simile ad un personaggio dei fumetti, mentre Totò Riina può essere deriso quando dimostra di fare fatica a far funzionare il telecomando del condizionatore. Dei personaggi di spicco - e non - nella lotta alla criminalità vengono messi in luce la forza, il coraggio, l’impegno e la determinazione.
Opera quindi di impegno civile, nella quale la tematica agra di eventi storici recenti si svolge di pari passo con una tenera storia d’amore nata sui banchi di scuola negli anni ’70. Insomma, ci si diverte nella consapevolezza che ciò che si (ri)vede è stato purtroppo vero e forse ancora lo è. Eppure, grazie all'educazione e all'esempio di chi ci ha preceduto, si può imboccare una strada diversa e migliore: è questo il messaggio positivo e di sprono - quasi salvifico - del film.
Piacevolmente scorrevole e serio quel tanto che basta, il primo lungometraggio del regista palermitano ci induce quindi a riflettere senza mai farci sprofondare nell'immobilismo del dramma. Ci consente, infatti, di guardare anche la realtà che non ci piace ma, al tempo stesso, di pensare al futuro con un respiro pieno di speranza. Una ventata di freschezza ed originalità in una stagione cinematografica non proprio esaltante, soprattutto se si pensa al cinema italiano. Visione - istruttiva - vivamente consigliata, anche ai più giovani.

AleLisa

1 commento:

  1. Ho visto questo film ultimamente e mi è piaciuto...

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