27 gennaio 2016

CONFRONTI - Scampoli di commedia all'italiana: "L'uomo perfetto" di Luca Lucini VS "Diverso da chi?" di Umberto Carteni

(contiene spoiler)

Due commedie basate su incroci sentimentali e menzogne, con riconciliazione finale. Diversi però gli esiti in termini di messaggio e quindi di valutazione esistenziale.
Il film di Lucini ricompone gli equilibri senza nessuno svelamento della manipolazione operata dalla protagonista ai danni della sua migliore amica: nonostante non abbia sortito gli effetti sperati ma anzi, abbia magari condotto verso un esito paradossale, rafforzando il legame che si voleva sciogliere ed, al contempo, facendo innamorare la prima proprio di chi meno avrebbe pensato di innamorarsi...nonostante ciò, sempre di manipolazione si tratta. Ed il copione vorrebbe darla a bere al pubblico, con un happy end fondato sul tradimento dell'amicizia? Non è certo un lieto fine anche se all'apparenza lo si vuole far passare come tale. Di conseguenza il film lascia piuttosto perplessi nonostante il buon ritmo, la recitazione di livello e una regia di un certo spessore, che tenta alcuni passaggi originali, seppur non scardinando le convenzioni di "riconoscibilità" di un certo tipo di commedia italiana.
Diverso da chi? propone invece un percorso narrativo che approda alla fine della menzogna, allo svelamento di se stessi (sia nel privato che davanti alle telecamere) e ad una ricomposizione che, nella sua particolarità, è parte sostanziale del discorso di cui l'opera si fa portatrice. Che lo si possa condividere o meno, non si può negare che si tratta di un messaggio che mette al centro la condivisione e l'amore. Anche qui la narrazione è briosa e coinvolgente, gli attori bravi, la messinscena funzionale pur senza ricercare troppa originalità.
Pier

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