(contiene spoiler)
Interessante film sui rapporti familiari, con Meryl Streep nell'insolito ruolo di una rockstar alle prese con il tentativo di riallacciare i rapporti con i figli, dopo anni di distanza. La carriera rock e la vita familiare vengono viste per tutta la durata del racconto come due cose praticamente inconciliabili, salvo la scoperta, nel finale, che non deve essere per forza così.
La mamma che è stata per tanto tempo assente, con tutti i suoi sensi di colpa e di inadeguatezza, riuscendo ad accettare innanzitutto se stessa, sarà capace di dare amore anche agli altri, consolidando il rapporto di coppia con il suo compagno (a sua volta rockstar) e partecipando al matrimonio di suo figlio con il dono migliore che potrebbe fargli: la sua musica. Gli invitati, all'inizio perplessi (si tratta di una festa tradizionale con orchestra che fino ad allora aveva suonato brani soft), pian piano si lasciano andare fino a scatenarsi in un ballo collettivo dal sapore catartico.
Dietro l'apparenza della commedia, Ricki and the Flash (il nome del gruppo della protagonista...mai un titolo che in italiano rimanga qual'è!) scandaglia le difficoltà dei legami affettivi con acume psicologico e, a tratti, in modo non proprio tenero. Ma la storia non si ferma a questo, proponendo un tracciato che vede i personaggi principali mettersi in discussione e compiere un percorso evolutivo. E, seppure toni e modalità possono risentire di certe convenzioni hollywoodiane, il film raggiunge un risultato pieno, anche proprio nel suo "riscrivere" certi topoi narrativi (come l'happy end) in modo creativo ed originale.
Pier
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