12 gennaio 2016

FILM al cinema - "La grande scommessa" ("The Big Short") di Adam McKay

"La grande scommessa" (il titolo originale in italiano sarebbe "Il grande scoperto") si propone di illustrare i motivi che hanno causato la crisi economica del 2008 attraverso le vicende incrociate di alcuni personaggi. Purtroppo la storia rimane completamente incomprensibile per chi non è "iniziato" ai "misteri" dell'economia ed al relativo linguaggio "esoterico". A poco servono gli "spiegoni" affidati a degli improbabili siparietti, come quello delle scommesse al tavolo da gioco del casinò o quello dello chef che paragona azioni e cucina: il risultato resta comunque ostico e indecifrabile. E questo non può che addebitarsi ad un problema di sceneggiatura, che non riesce a tradurre il plot (tratto dal libro di Michael Lewis) in dei dialoghi accessibili allo spettatore privo di conoscenze specialistiche.
Quello che resta è una messinscena ammiccante e videoclippara, a base di bruschi scarti narrativi, montaggio frenetico, esibizione formale, musica a go-go. E ci si chiede il perché di tanti dettagli (di personaggi o situazioni) estremamente caratterizzanti, che però poco c'entrano con il contesto della trama: sembrano messi lì apposta per dare un contentino al pubblico e tenerne desta l'attenzione. L'impressione che resta è quella di un affastellarsi di espedienti o diversivi al posto di un solido racconto. E gli attori, per quanto bravi o curiosamente utilizzati in modo controtendenziale, non bastano a rendere interessante il film.
Pier

1 commento:

  1. Federica Pistorio14/1/16

    Allora non lo andrò a vedere! Grazie! :-)

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